a curati Mc Sword

Ellen Allien è autentica creativa a tutto tondo in quanto DJ, musicista, discografica, designer e stilista. nativa di Berlino, Ibizen-ca d’adozione, suona regolarmente nei migliori club e nei più importanti festival al mondo, dal dc10 di Ibiza al Womb di Tokio. in Italia è tra le ospiti più esclusive dell’amnesia milano, dove si è esibita lo scorso autunno per il party del tredicesimo compleanno del locale, realtà sempre più strategica nella programmazione nei più importanti eventi di musica elettronica nazionali.

La carriera di Ellen Allien è difficile da riassumere in po- che righe. Proviamoci! Le produzioni della sua etichetta BPitch Control sono state eseguite al Centro Pompidou di Parigi, così come un suo album è stato registrato dal vivo al Guggheneim di New York: diffondere musica elet- tronica nei templi dell’arte moderna è un privilegio che viene riservato ad un ristretto numero di eletti, un club esclusivo del quale fanno parte appunto Ellen Allien, Jeff Mills, Richie Hawtin e pochissimi altri. Tantissime le sue pietre miliari discogra che: giusto per citare le più recenti, ricordiamo la colonna sonora ‘LISm’ del 2013 e ‘Allien RMXS’ dello scorso anno, con i con- tributi di Aux88, Ejeca, L.A. Williams e Radio Slave. Al- trettanto indimenticabili, la compilation ‘Watergate 5’ del 2010 e soprattutto l’album ‘Orchestra of Bubbles’ di Ellen Allien & Apparat. Tra i suoi remix più rilevanti, doveroso citare quelli per Miss Kittin, Paul Kalkbrenner, Ben Klock e Telefon Tel Aviv.

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Dal 2006, Ellen Allien si diletta anche come designer e stilista; la sua collezione di t-shirt fa proseliti ovunque: l’ultima creazione in tal senso si intitola Mut, che in tedesco signi ca coraggio ed è nel caso speci co volta ad esaltare la natura in ogni sua forma.
La dj e producer tedesca si divide tra Berlino (d’inverno) e Ibiza (d’estate). A Ibiza tende a comportarsi come una vera fan della musica elettronica: relax di giorno e serate a sentire i migliori djs del pianeta, a parte quando ovviamente suona lei medesima, in particolare nel succitato DC-10; d’inverno torna a Berlino, e si riscopre un autentico animale da studio discogra co, dove ama rinchiudersi e produrre musica senza alcuna soluzione di continuità, quasi che le Baleari le servissero per ricaricare le batte- rie. Ama la sua città natale più di qualsiasi altra cosa, an- che perché non le chiedono mai la domanda che meno

sopporta durante le interviste, ovvero “che cosa signi ca essere una donna nell’industria della musica elettronica?”: il marzullismo non ha davvero nazionalità!
Dif cile se non impossibile, in ne, inquadrare il suo stile in consolle: capacissima di alternare musica da rave a brani House piuttosto che Techno, virtuosa nel mixare grandi classici insieme a nuove tracce, anche perché non si dichiara un’amante delle novità a tutti i costi.

Come ha dichiarato di recente in un’intervista, non suo- na quello che sia necessariamente nuovo. Suona la sua storia. Altrimenti non potrebbe restare i vertici da così tanti anni.

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