a cura di: Marinella Cucciardi,  fotografie di: Enrico Ricciardi
È un fotografo di origini genovesi, ma si è trasferito a Milano nel 1989 per lavorare nel mondo della moda; dopo aver esposto in più di 60 gallerie fotografiche in tutto il mondo i suoi mitici paesaggi notturni, tratti da un lavoro intitolato “Universi Immaginati”, ha fotografato tantissimi personaggi del mondo della moda e del calcio. È sposato con Francesca e ha una figlia.

A che età hai capito che la passione per la fotografia poteva diventare un lavoro?
A 26 anni, quando durante una mia mostra di foto artistiche è entrata Monica Bellucci nella galleria dove esponevo e ha voluto che andassi con lei a Milano a conoscere Riccardo Gay, titolare della mitica agenzia di fotomodelle della Milano anni 80/90.

Hai fatto un corso di fotografia o sei un autodidatta?
Nessun corso, li odio, ho fatto molta sperimentazione da solo, anche nell’uso del computer.

1Secondo te Helmut Newton, considerando che era nato nel 1920, era già all’avanguardia con il suo stile dall’erotismo patinato?
Più che all’avangardia direi un genio che ha saputo creare un suo stile personale, vedi una foto e dici ok questo è Newton.

Chi è secondo te un fotografo che ti ha segnato con il suo stile e che apprezzi di più professionalmente?
Per la fase “artistica” chiamiamola così, quella dei miei paesaggi notturni che hanno avuto molto successo negli anni ’80, sicuramente Ansel Adams, grande paesaggista americano, maestro del bianco e nero, per quella riguardante la fotografia di modelle Avedon e, appunto, Newton.

Credi che sia importante sentirsi a proprio agio e creare un feeling con il fotografo per lo scatto perfetto?
Credo sia fondamentale, ed è senza dubbio la parte del lavoro nella quale mi viene riconosciuta la maggiore abilità, ben prima dello scatto sapere come interagire con la modella è la chiave di tutto.

Diamo qualche consiglio, c’è tanta gente che non ama farsi fotografare si irrigidisce e non è fotogenica, c’è qualche astuzia o qualcosa da fare per superare questa difficoltà ?
Il soggetto non può fare molto se non aiutato e guidato da chi sta dietro la fotocamera.

Se non ti piace il soggetto che devi fotografare ma per esigenze di lavoro sei costretto, come fai a fare uscire qualcosa di bello?
Cerco di studiare la personalità di chi fotografo, ognuno ha dentro di sé qualcosa di bello o di affascinante, il gioco sta anche nel saperlo tirare fuori.

I nomi di qualche personaggio televisivo e calcistico che hai fotografato?
Parecchi, a dire il vero, la mia specializzazione è il ritratto di celebrities, posso citare Martina Colombari, Paola Barale, Alena Seredova, Valeria Marini, Elisabetta Gregoraci, Christian Vieri, Roberto Mancini, Antonio Rossi…

Chi è il più fotogenico?
Per le donne Martina Colombari e Vanessa Kelly, la mitica prima Madre Natura di “Ciao Darwin” condotto da Bonolis, Matteo Viviani per gli uomini.

Chi è il più sexy?
Io, naturalmente (ride)

Il più simpatico?
Antonio Rossi

Qual è la fotografia che ti ha emozionato di più?
Un notturno realizzato sotto la luna sulla passeggiata di Genova Nervi tanti anni fa con la mia fedele Hasselblad.2

Ricordi ancora la prima foto che hai scattato?
Certo!! Una foto sotto una nevicata a Boccadasse, un suggestivo borgo marinaro di Genova.
È anche la prima foto che ho venduto!

Sicuramente mettere a proprio agio la persona che fotografi è fondamentale, ma come fai a far uscire e carpire il meglio?
Ho studiato psicologia applicata.

Adesso con Photoshop siamo tutti belli e senza difetti: sicuramente una bella foto è il piacere degli occhi, ma non credi che un po’ di spontaneità non guasta?
Assolutamente, Photoshop è uno strumento straordinario ma va saputo dosare e gestire, altrimenti succede come col computer di bordo HAL 9000 di “2001 Odissea nello Spazio” del grande Kubrick, non so se avete presente…

Per circa 10 anni consecutivi hai fatto un calendario a scopo benefico per la società Altitalia Real Estate, raccontaci?
Veramente lo sto facendo ancora, ne sto terminando uno ispirato al cinema anni 40/50.
In ogni caso da molti anni realizzo questo importante progetto benefico grazie all’aiuto di alcuni sponsor, e Altitalia Real Estate è il primo, vero, storico nome che mi ha accompagnato sin dagli esordi. Ogni anno chiedo a 12 personaggi famosi di posare gratuitamente, scegliendo il tema del calendario (mai nudo) a favore di una Onlus.

Hai trasmesso la passione per la foto a tua figlia Beatrice?
Come non potrei, a volte mi ruba la macchina dalla mano…

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Hai mai utilizzato il tuo cane Brando per un servizio fotografico?
Più che altro sono state sempre le modelle che lo hanno voluto, quando lo hanno visto in studio. Ah, ricordo ai lettori che Brando è un dolcissimo Sharpei, sì, quelli con le pieghe!

Come si fa a non cadere in tentazione con tutte queste bellezze?
Segreto professionale.

Chi ti piacerebbe fotografare?
Sharon Stone.

Qual è il prossimo progetto che stai preparando?
Come dicevo prima, un importante calendario benefico, dal nome” Freedom of Moving” 2014/2015, sponsorizzato dall’azienda Rolfi, leader nella mobilità assistita per i disabili e con la partecipazione di Altitalia Real Estate, fedele partner di questi progetti.

Il tuo sito www.enricoricciardi.it e il tuo profilo su facebook sono pieni di magnifiche donne affascinanti, i social network aiutano a reclutare modelle o a essere contattati per nuovi lavori?
Sinceramente considero Facebook un divertente passatempo che al massimo può aumentare la visibilità ma certo non può portare lavoro a livello professionale. Il sito è di maggior aiuto e certamente comunque un uso oculato dei social network può dare qualche buon riscontro.