A cura di Michele Laddaga
Ivano Facchetti nasce in provincia di Bergamo nel 1974 da una famiglia medio borghese e cresce nei pressi di Caravaggio. Mentre frequenta le scuole elementari si mette in evidenza per le sue doti artistiche nel disegno, tanto che il suo maestro spinge lui e la famiglia nel tentativo di orientarlo in una scuola artistica dove possa esprimere il suo evidente talento. Dal carattere turbolento e spinto dal desiderio consumistico di avere tutto e subito, lascia invece gli studi per iniziare a lavorare in una falegnameria dove, fuori dagli orari lavorativi, sperimenta creazioni e concede libero sfogo alla sua creatività. Al raggiungimento della giovane età conosce e si abbandona agli eccessi, scambiando la notte per il giorno e vivendo “sopra le righe”, mettendo anche a repentaglio la salute ed i suoi affetti. In questo periodo inizia ad avvicinarsi al mondo dei market, dove, proponendo le sue opere, comincia a riscuotere successo e viene da molti etichettato come artista. Nasce appunto da qui il soprannome “CARAVAGGIO” con il quale verrà conosciuto e acclamato. Il suo rapporto con l’arte, da vero autodidatta cresciuto dal nulla, è vitale. Lui stesso in un’intervista dice: “L’arte mi ha salvato da un periodo molto buio e difficile, sono riuscito ad indirizzare nelle mie opere i turbamenti e le nevrosi che, altrimenti, mi avrebbero spinto a prendere strade sbagliate e dannose. Sono grato a Dio per la vita ed alla vita per avermi permesso di conoscere l’arte“. Le sue opere possono essere ammirate in diverse gallerie d’arte dove, a colpo wd’occhio, si possono apprezzare le sue figure tridimensionali che lo contraddistinguono e la pittura sperimentale orientata verso la Pop Art.
Breve riassunto della recensione critica curata della critica d’arte Dott.ssa Elena Gollini
“Se sei in grado di emozionare con quello che fai vivrai per sempre”. Questo assioma ben sintetizza la poetica artistica di Ivano Facchetti, camaleontico e trasformista artista sperimentale contemporaneo. Le sue opere partono da un pensiero, da un sogno, da un’emozione, da un’immagine vista o semplicemente traslata dalla fervida fantasia d’inventiva. In ogni suo lavoro racchiude una parte di sé. È tutto l’insieme nella composizione creativa che definisce e decifra il suo essere e il suo pensiero d’artista di impronta fortemente cosmopolita. Ogni creazione sempre studiata ad hoc e progettata in modo sistematico, è frutto di uno stato d’animo, di un sogno fatto ad occhi aperti, dando forma al pensiero e generando un’emozione viva e vibrante. Per Ivano l’energia e la carica vitale vibrano e pulsano dentro ogni essere umano e vengono utilizzate per essere ciò che siamo e per creare e alimentare il nostro universo di pulsioni. La sua particolare cifra stilistica, subito distinguibile e inconfondibile, non si presta a banali tentativi di emulazione copiativa e di imitazione pedissequa, mantenendo e conservando integro e intatto un proprio spessore qualitativo esclusivo e caratterizzante.Quando crea il suo spirito indomito e intraprendente è libero di esprimersi, senza pregiudizi e preconcetti e si affranca dalle convenzioni e dagli stereotipi dottrinali, per evolversi seguendo un proprio cammino di ricerca autonoma e disinibita”! Ecco, perché Ivano ama cimentarsi su più fronti e su più livelli, confrontandosi con varie formule e riuscendo a spaziare con destrezza e abilità tra arte e design artistico d’autore, acquisendo una competenza indiscussa e indiscutibile e un’acclarat versatilità. Ivano non teme confronti e non si mette mai in competizione. L’arte diventa un valore aggiunto alla sua vita e l’acuto e arguto ingegno creativo lo supporta nelle scelte e negli orientamenti. Accogliendo appieno la famosa concezione del cosiddetto selfmade man, Ivano incede e procede da solo, affidandosi alle proprie capacità. Con questo ideale di uomo-artista che si è fatto da solo impronta tutta la sua visione con matura, consapevole e coerente proiezione umana ed esistenziale.
Arte a 360° e creatività al potere, è il motto trainante del vulcanico Ivano, che non si risparmia mai e si proietta sempre avanti e sempre oltre. Per Ivano l’arte è anche una forma di ordine, di visione composta e canalizzata, di proiezione convogliata verso solide basi di fondamento, garantite e tutelate dalla grande e preziosa lezione della storia dell’arte, che appartiene a tutti quanti noi e dalla quale ognuno può a suo modo trarre e ricavare utili e stimolanti spunti di riferimento.
Artisti si nasce, ma anche si diventa è un altro suo motto simbolico che riassume e sintetizza il desiderio propulsivo di non essere mai edonista e narcisista e di avere sempre un proprio traguardo da raggiungere, di non autocelebrarsi mai sentendosi vincitore e vincente. Ivano ci dimostra che il famoso proverbio “volere è potere” si può avverare e realizzare appieno, basta avere le giuste carte da giocare al momento giusto, ottimizzando al meglio le proprie potenzialità e le proprie doti e qualità e al contempo facendo leva su quanto recuperabile dalla nostra esperienza acquisita a tutto campo, abilmente orientata e indirizzata con spiccata e sensibile intuizione. Per Ivano l’arte è anche sinonimo di uso e utilizzo funzionale eterogeneo. Le sue opere non sono semplici e banali orpelli di ornamento e abbellimento decorativo, ma sono pensate e realizzate per essere destinate ad un utilizzo di fruizione speciale per fondersi e amalgamarsi perfettamente con l’ambiente e il contesto in cui vengono collocate e per suscitare pensieri e idee, che vanno ben oltre l’impatto estetico ed esteriore fine a sé stesso.
Ecco allora che si crea una particolare magia nella magia e ogni opera diventa dunque un unicum con una propria riconoscibile e insostituibile identità e unicità.
intervista:
Ciao Ivano noi ci siamo conosciuti alla fiera di Parma ed è stato subito “amore a prima vista”. Le tue opere parlano da sole. Come definiresti il tuo stile?
“Innanzitutto è un piacere averti qua. Il mio stile vuole essere un nuovo punto di riferimento per 9 gallerie e nuovi artisti, un linguaggio nuovo dato agli specialisti del settore per poter cominciare a parlare di qualcosa di nuovo derivante sì dalla pop-art che io definisco super-pop dove all’interno di questa ci devono essere molte combinazioni per le quali il riciclo il riuso e da amante del Caravaggio una buon parte di nero. Sì, avete capito bene, nei miei quadri arriva un sacco di colore prima di tutto, ma se viene osservato per bene il colore principale è quasi sempre il nero”.
Che ne pensi dell’arte contemporanea e cosa rappresenta per te? Come ti poni verso gli altri artisti che tentano di emergere?
“Questa è una bella domanda perché io dico sempre che non guardo arte, io la faccio, mi piace creare con tutto l’istinto possibile senza essere ispirato da altri artisti ma utilizzando il più possibile le mie conoscenze in caso di arredamento, design e manualità per creare le mie opere. Vengo ispirato piuttosto dal mondo circostante e da quello che penso che sia giusto presentare in quel momento. Per quanto riguarda gli artisti emergenti mi trovo sempre con una mano tesa sul mondo dei social. Davanti a un buon calice di vino, do consigli su quale strada intraprendere.
Io sono un grande appassionato di arte e mi trovo a volte alcune tue opere “riproposte” da altri artisti. Ti sei accorto? Vuoi dire loro qualcosa sul percorso personale da seguire?
“Questa cosa mi fa veramente piacere. Sì qualche volta trovo anch’io qualche somiglianza con le mie opere ma mi piace, così vuol dire che quello che sto facendo effettivamente è un buon punto di partenza per questo nuovo modo di creare arte. Per quanto riguarda il loro percorso personale posso dire di usare tantissima fantasia e non aver paura perché per creare un effetto WOW bisogna stravolgere il normale. L’effetto WOW è quello che voglio io dai miei quadri. Quando una persona guarda un mio lavoro voglio sentire dire “che figo” . È a quel punto la bellezza non serve più, il quadro diventa realmente un’opera d’arte”.
Buttandoci alle spalle questo terribile anno 2020 cosa ti aspetti nel 2021?
“Pessimo per quanto riguarda la vita sociale, per fortuna siamo stati molto attenti perché noi abitiamo nella zona che nella prima ondata ha subito più vittime in assoluto. Ringrazio il cielo di non aver subito la perdita dei miei genitori e tantomeno di essermi ammalato con conseguenze gravi né per me né tutte le persone che mi circondano e questo è già un buon traguardo. A livello professionale posso dire che per me il 2020 è stato realmente un trampolino che mi ha permesso di potermi far conoscere a un pubblico vasto e che mi segue attentamente e soprattutto mi cerca. Questo mi fa veramente piacere. Per il 2021 i progetti sono molti e sono anche molto ambiziosi non posso svelare nulla dovete seguire la mia pagina Instagram e scoprirete passo passo tutto quello che sto preparando per il 2021, eventi compresi”.
Prima di lasciarci e complimentandomi con te per quello che fai e soprattutto per come sei, che progetti hai per il futuro prossimo?
“Uno dei più importanti tra i miei progetti è quello di aprire una mia personale galleria itinerante perché realmente voglio arrivare a tutti e voglio che tutti possano permettersi un po’ della mia arte a casa loro. Non progetto nulla nel lungo termine perché sono veramente impegnato nel quotidiano cercando di creare una base che potrà permettermi di pensare al mio futuro. Un grazie particolare a te per questa intervista e per avermi dedicato del tempo. Un abbraccio a tutti quelli che hanno speso due minuti del loro tempo per leggerla. Spero di avervi trasmesso un po’ di energia e se non l’ho fatto cra guardate qualche mio quadro e prendetela da lì.
Un abbraccio a tutti, Ivano Facchetti.