A cura di Marinella Cucciardi Fotografie a cura di Elisa Giglio.
Incontro Carlo Timio, un giovane imprenditore che opera nel settore della comunicazione ed eventi. Organizza eventi nel territorio monegasco, attraverso una collaborazione con l’Ambasciata d’Italia nel Principato di Monaco, dove realizza esposizioni sul Made in Italy. È stato di recente l’artefice di un’iniziativa per presentare a Montecarlo le bellezze e le eccellenze dell’artigianato artistico dall’Umbria.
Come nasce l’idea di organizzare un evento nel Principato di Monaco?
“Con l’arrivo a Montecarlo dell’Ambasciatore Antonio Morabito, con cui avevo già a lungo lavorato, ho cominciato a collaborare con l’ Ambasciata per promuovere la mia regione, l’Umbria. E così è nata la prima rivista di cultura, informazione e lifestyle, chiamata Riflesso (www.riflesso.info), che esalta le peculiarità dell’Umbria e che mette in rilievo i rapporti istituzionali, turistici e commerciali tra le due realtà territoriali. Da lì ho cominciato ad organizzare eventi ed iniziative di promozione del Made in Italy, specificatamente nel settore dell’artigianato di eccellenza e lusso, selezionando le aziende e dandogli la possibilità di farsi conoscere in un ambiente internazionale raffinato e prestigioso”.
Hai recentemente realizzato un evento sull’Artigianato di eccellenza dall’Umbria “La luce della casa e accessori di Alta Moda”. Di cosa si tratta?
“Nel contesto delle iniziative messe in campo dall’Ambasciata d’Italia per il Mese della Cultura e della Lingua italiana nel Principato di Monaco che si tiene ogni anno a ottobre, ho realizzato un’iniziativa per fare conoscere alcuni brand umbri di elevato artigianato artistico nel territorio monegasco. L’evento si è tenuto presso l’Hotel Le Meridien, attraendo persone italiane e straniere residenti nel Principato, invitate dall’Ambasciata, curiose e desiderose di visionare nuovi e particolari oggetti per la casa, lampade inedite e accessori, gioielli e abbigliamento di Alta Moda”.
Quali aziende hanno aderito a questa iniziativa?
“Quest’anno ho selezionato otto aziende: le Ceramiche di Deruta dell’azienda Sambuco che ha proposto manufatti ispirati alla storia, con un occhio attento alla modernità estetica. Anna Rita Setti che ha presentato i segnaposto per la tavola “Embassy Guest Table” e una linea di borse in pelle. Le stiliste The Twins che hanno esposto lampade che traggono ispirazione dal mondo delle scarpe, a metà tra opere d’arte e design. Altre lampade in legno, con un’anima moderna e di design sono state realizzate da Enrico Pazzaglia. L’azienda Elilux che ha proposto lampade con paralumi artigianali classici e moderni con tessuti pregiati. Elisa L. Studio Alta Moda & Design che ha messo in mostra una collezione di cappellini e abiti di design. L’oreficeria Ca D’or che ha esposto gioielli in oro 18kt e l’ “Olive Collection”, ispirata alla bellezza antica dell’olivo. E la stilista Graziella Bennati che ha esposto raffinati pizzi in oro applicati a gioielli e accessori per la moda Houte Couture”.
Come vengono selezionate le aziende partecipanti?
“La scelta delle aziende passa attraverso una attenta e meticolosa selezione. Devono prima di tutto superare dei parametri basilari, vale a dire devono produrre oggetti di indiscussa qualità e realizzati con materiali pregiati ed ecosostenibili. Altro criterio che utilizzo è quello di dare l’esclusiva a ogni azienda partecipante, nel senso che non devono essere esposti oggetti che tra di loro possono farsi concorrenza. Un ulteriore aspetto che tengo a sottolineare è che i partecipanti che hanno avuto l’opportunità di esporre i propri prodotti, hanno creato delle collezioni speciali disegnate appositamente per il Principato di Monaco. Il senso è quello di presentarsi con qualcosa di veramente esclusivo, quasi sempre rappresentato dal pezzo unico”.
E’ la prima volta che organizzi un evento a Montecarlo? Pensi di organizzare qualcos’altro per il futuro?
“Ormai sono tre anni che organizzo eventi a Montecarlo in stretta sinergia con l’Ambasciata d’Italia. E già sto mettendo a punto una pianificazione per le iniziative che vorrei mettere in piedi nel 2015 per portare in una delle piattaforme più prestigiose al mondo ciò che di bello riesce e creare il Made in Italy, oggi rappresentato più che mai dal saper fare dell’alto artigianato locale di assoluta qualità”.
Quali vantaggi possono scaturire dal partecipare a queste manifestazioni?
“I partecipanti si prefiggono l’idea di aprirsi a un nuovo mercato e conquistare nuovi clienti.
Le potenzialità presenti sul territorio monegasco sono illimitate e si possono elencare numerosi casi di aziende che sono riuscite a fare un salto di qualità dopo essere passate per il Principato.
Come sostiene l’imprenditore Luca Sambuco, dopo tre anni di partecipazione: “Essere presenti nel Principato di Monaco consente di entrare a contatto con un tipo di clientela alla ricerca di prodotti particolari, innovativi e unici. Sebbene il mercato sia molto ristretto a livello geografico, dà opportunità a livello mondiale di poter esprimere capacità aziendali su prodotti di alta gamma personalizzabili sulla base di esigenze specifiche, puntando sull’innovazione nei materiali, nel design, con creazioni esclusive e oggetti molto ricercat”. Gli fa eco la stilista Anna Rita Setti, che già da due anni prende parte a questi eventi: ‘‘La partecipazione a queste iniziative è molto utile perché dà l’opportunità di far conoscere il proprio brand, consentendo di mettere un piede sul mercato monegasco. Qui possono nascere relazioni di peso da cui possono scaturire forme molto importanti di collaborazione’”.
E’stata un’esperienza positiva?
“Assolutamente sì, in quanto tali iniziative rappresentano il primo step obbligatorio per affacciarsi sul Principato di Monaco. La partecipazione attiva consente di far conoscere in prima battuta il proprio brand, mettendo in mostra oggetti di elevata qualità e raffinatezza artigianale. E in seconda battuta di allacciare relazioni di rilievo con potenziali acquirenti interessati a prodotti artigianali originali, personalizzabili e pezzi unici”.
[nggallery id=71]