Anno domini 1997, la sorella minore della famiglia dopo il brutale omicidio del fratello si ritrova a ricoprire la carica di direttore artistico della maison. Fino a quel momento Donatella era sempre stata al suo fianco: “…la realtà è che eravamo tutti e due proiettati sul futuro, sempre alla ricerca di qualcosa di nuovo e spesso c’erano discussioni su come interpretarlo”. E nonostante per lei, oggi sessantunenne, portare avanti quello che Gianni aveva cominciato è sempre stato un punto irrinunciabile, ma anche molto intimo e personale, esce, quasi inaspettatamente, il libro dal titolo: “Versace”, edito da Rizzoli, scritto dalla stilista con la collaborazione di Maria Luisa Frisa, professoressa alla Università IUAV di Venezia, critica e fashion curator e Stefano Tonchi, direttore di W Magazine.
Il volume, correlato di 250 fotografie a colori e in bianco e nero, costituisce un vero e proprio excursus dell’atelier. Dal passato, non solo quello rappresentato dall’archivio storico, ma anche quello delle passerelle e del ‘mito’ delle Supermodel (Christy Turlington, Naomi Campbell e Linda Evangelista, tra le altre) che la stessa Donatella ha contribuito a realizzare, agli scatti del backstage, fino ad arrivare ad oggi e a come la stilista abbia catapultato il brand nel futuro, trasformandone e interpretandone l’identità attraverso il ventunesimo secolo. Non mancano nell’opera contributi scritti da alcune delle voci più autorevoli del mondo della moda. Le foto sono firmate, tra gli altri, da Richard Avedon, Steven Meisel e Mario Testino.
A cura di Antonio Di Trento.