A cura di Emanuele Paonesa.
Nelle  passerelle milanesi, le nuove tendenze di alta moda con i grandi stilisti Milano Fashion Week.«Sognerei una settimana come questa anche in futuro, abbiamo lasciato a bocca aperta inglesi e americani. Ora dobbiamo continuare così» Con queste parole piene di soddisfazione il Presidente della Camera della Moda Mario Boselli ha commentato la chiusura della settimana della moda appena trascorsa. Una settimana della moda che ha avuto un enorme successo grazie al connubio vincente tra il Comune di Milano e la Camera della Moda, una sinergia che è piaciuta a tutti, alla città, alla stampa italiana ed internazionale, agli stiliti e ovviamente al parterre modaiolo e non solo;  Anna Wintour, famosissima e potente direttore artistico di Condè Nast, ha espresso con queste parole il successo della Fashion Week italiana «C’è stato un grande cambiamento nella Camera della Moda e dovete esserne orgogliosi, dovete agire e aiutarvi l’un l’altro»
Sei giorni di puro fashion show, la parola d’ordine “lightness” fiori e donne con la gonna. Come quella  di Armani, che sfila con tessuti sottili stampati a fiori enigmatici, liberta di accostamenti, un fine tricot, la seta jacquard una grande leggerezza, la stessa che con chiffon esalta la donna di Alberta Ferretti, mentre Dolce e Gabbana scelgono i ricami, Cavalli abbandona la donna aggressive, per una dolcezza femminile, ma il predominio romantico floreale è presente ovunque, da Etro a Luisa Beccaria, da Marras ad Armani. Spazio ai sandali, stivaletti e tronchetti; Il costume da bagno della prossima estate sarà intero, con un stile un pò retrò richiamato dal foulard, e dalle sue mille declinazioni, come quello di Versace composta da maglia metallica messo al collo come una bandana o quello di Armani montato su fil di ferro come una collana; e poi la gonna: Lunga al ginocchio come quella di Colangelo oppure corte e vezzose di Dsquared. E per concludere, si fa per dire, un bentornato al reggiseno che gioca sul vedo e non vedo nell’abito diGucci e quello di paillettes di Ferragamo. L’evergreen della pelle lavorata, fine ed elegante quella ricamata di John Richmond, pelliccia per Prada, D&G e Scervino.