Fashion week Milano collezioni primavera/estate 2015
Uma Wang continua il suo viaggio sospeso tra due mondi. Da una parte c’è la Cina, dove la designer è nata, e dall’altra l’Italia, (“il miglior Paese in cui cominciare perché ci sono tanti servizi – dice Uma – tra cui fornitori e fabbriche”, spiega) dove produce il 60% delle sue collezioni, a Mantova, e dove si procura i tessuti.
Proprio dai materiali, più che da una ispirazione, è partita la stilista di Shanghai dai lunghi capelli scuri, che, forse per timidezza o perché non parla ancora bene l’inglese né l’italiano, non ama raccontare a voce una storia. Piuttosto Uma, preferisce far toccare con mano il proprio punto di partenza.
Gli abiti nascono dall’incontro tra pesante e leggero: tuniche dai volumi over e dai colori imperfetti, bordeaux, color carne e blu, pezzi maschili come le giacche in jacquard, completi simil pijama in seta e ampi vestiti multirighe. Ogni capo è diverso dall’altro, ed evoca allo stesso tempo oriente e occidente, a svelare ancora la doppia anima della creativa. Infine, dopo l’abito in carta della scorsa stagione, per i prossimi caldi, la sera di Uma Wang è un lungo modello nero con interno in alluminio.
Credits “Photo by imaxtree.com for Camera Nazionale della Moda Italiana”