a cura di Marinella Cucciardi
Vittorio Sgarbi sarà candidato sindaco alle elezioni amministrative in programma, a maggio, a Salemi
Si rinnova la giunta comunale anche a Salemi, comune in provincia di trapani famoso per essere stato amministrato da Vittorio. Il sindaco si dimise a pochi giorni dallo scioglimento del comune per infiltrazioni mafiose. Sgarbi si ricandida adesso a Salemi, denunciando “la sospensione della democrazia”. “A distanza di due anni non si è ancora capito perché hanno sciolto il consiglio comunale, visto che non c’è un solo indagato – ha detto ai cittadini – io non sono mai stato chiamato, interrogato, ascoltato. una vicenda inaccettabile”.
La tua passione per la pittura, la scultura e tutte le forme d’arte come è cominciata?
È cominiciata molti anni fa, 50 anni fa, con delle visite ad artisti fatte con mio padre, il primo era Augusto Murer a Falcade, e il secondo era Luigi Solferini a Livorno, e quindi vidi delle opere di artisti contemporanei; poi quando ero in collegio vidi delle incisioni di Neri Pozza, che era un altro artista molto sofisticato. Sono le prime cose che ho visto poi andando avanti ne ho viste altre insomma.
Sei il personaggio più amato da tutti i galleristi e durante l’anno vai a tantissime manifestazioni, come fai a scegliere tra i tanti inviti che ricevi?
Per quello che riguarda l’arte contemporanea o vado alle Gallerie dove sono il curatore e quindi ho un ruolo attivo, oppure telefono al gallerista e generalmente quando la Galleria è chiusa vado a vedere autori che mi sembrano stimolanti e originali, quindi non ho una visione così obbligatoria.
Ultimamente sei stato il curatore della personale a Milano Art Gallery la mostra fotografica dello storico inviato di “striscia la notizia” Max Laudadio con l’organizzazione del manager Salvo Nugnez. come è andata?
In realtà Laudadio ovviamente con la sua attività televisiva l’avevo incontrato in diverse occasioni come inviato, o perché lui aveva delle cose da chiedermi o perché bisogna denunciare qualcosa. Poi nel corso degli anni ci siamo sentiti altre volte e quando mi ha telefonato l’ultima perché aveva un problema per una mostra in Spagna perché aveva perduto i curatori, quindi si trovava pronto con una serie di fotografie e non sapeva bene come mostrarle, così mi è venuto in mente che visto la versatilità di Salvo Nugnez ha una visione a cavallo tra il mondo dello spettacolo e quello dell’arte, aveva già collaborato con Amanda Lear e aveva sostenuto l’opera di Romina Power, quindi ho pensato che poteva essere il gallerista giusto per questo incrocio tra spettacolo, mondanità e arte e gli ho proposto di fare la mostra di Laudadio.
Qual è l’autore il pittore che ti piace di più in assoluto?
Nessuno, me ne piacciono tanti come le donne… però probabilmente il più grande di tutti, aldilà del mio giudizio, per le emozioni che riesce a dare oltre il tempo, e prevedendo e anticipando artisti molto più vicini a noi, è Velazquez c’è dal 600 fino all’arte contemporanea, da questo punto di vista è probabilmente l’artista più grande.
Nel tuo libro “A Regola d’Arte” dai dei consigli come interpretare un quadro, puoi dirmene almeno uno per i nostri lettori?
I quadri antichi vanno visti anche di dietro per vedere che storia hanno, i quadri d’arte contemporanea sono molto più legati a delle variabili che sono il gusto personale, il mercato, la moda, si può dire che l’arte contemporanea più importante sia quella quella meno conosciuta, di artisti che hanno la loro intensa drammaticità, come un grande pittore morto da qualche anno, si chiama Cremonini, che amava l’arte implicata rispetto all’arte applicata.
L’arte applicata è quella che crea cose che sembrano formule pubblicitarie, che crea comunicazione, mentre l’arte implicata è quella che ti fa sentire il dolore del mondo o il disagio degli individui, le crisi, ti coinvolge ti prende, è qualche cosa che stabilisce un rapporto di empatia e di comunicazione tra due persone, chi guarda e chi ha dipinto.
Hai una collezione di quadri importante ma quanti quadri possiedi?
Quadri, sculture, oggetti, dipinti, ne avrò qualche migliaio, quattromila.
Cosa significa per te il termine bellezza?
Per me non significa niente di più di quello che deve essere, nel senso che la bellezza è un dato oggettivo, un insieme di armonia, equilibrio, questo è quello che si intende per bellezza classica, poi ci sono le espressioni contemporanee che sembrano indicare lacerazioni e poi la bellezza ha dei canoni che cambiano le epoche con i tempi.
Amore per te significa libertà di espressione?
L’amore è un istinto che è determinato dalla bellezza, dagli affetti da una quantità di altre cose.
Tua madre è una donna forte esattamente come te nella tua vita ha rappresentato tanto?
Come una compagna di battaglia cioè qualcuno su cui ti puoi confidare se hai un obiettivo da raggiungere, se hai bisogno di sostegno; la funzione della madre generalmente per i figli è questa. Poi in età adulta o sei tu che sostieni lei oppure diventa come un tuo socio, un associato, soprattutto poi essendo disinteressata la sua condizione di rapporto di madre e figlio è ideale per compiere crimini, delitti, grande imprese, conquiste, quindi da una funzione di tutela della madre quando si è piccoli si passa a quella di “associazione a delinquere”.
Hai dichiarato sono contrario alla paternità, cosa significa che non sei un padre presente?
Sono un padre del caso, per dirla così. Sono un genitore, come mi definisce mio figlio, che non ha avuto intenzione, come mio padre, di fare un figlio in una famiglia, ma non avendo fatto famiglia non ho avuto intenzione di fare figli, quelli che sono nati fuori dalla famiglia sono delle creature che non sono legate alla volontà di costruire qualcosa, a un progetto familiare, quindi è in questo senso che non ho alcun istinto paterno; poi però se i figli nascono perché c’è un istinto che chiama, allora questo determina una genitorialità. Uno è genitore senza essere padre.
Hai un carattere molto forte e dici sempre quello che pensi, qualche volta ti sei pentito di qualcosa che hai detto?
No difficilmente… certe volte ho provato pietà per quelli che ho aggredito, ma questo dipende da un fatto così di comprensione umana, la reazione è stata determinata non tanto dalla volontà di fare danno a qualcuno, ma di stabilire dei principi corretti a fronte di principi sbagliati sostenuti da qualcuno che poi diventa la vittima della mia ira; in realtà verso la persona provo veramente sentimenti di comprensione umana, verso le idee provo potenti contrapposizioni che si manifestano in cazziatoni a danni di qualcuno, ma in questo caso quel qualcuno rappresenta valori e principi o contrapposizioni che io contrasto.
Hai avuto una brillante carriera televisiva, teatrale e politica qule preferisci di più?
Non intento la mia vita divisa, per cui intendo che tutto sia espressione di una stessa necessità e di una stessa condizione umana, questo valeva anche per D’Annunzio.
Ci sono delle persone che si esprimono focalizzandosi su una cosa e fanno il poeta, il musicista, ci sono altre che hanno volontà di distribuire la propria creatività e tentare le strade diverse in cui si manifesti il proprio talento o la propria creatività, per cui è un fatto che non si può controllar, nel senso che uno potrebbe tranquillamente fare una cosa sola, ma non è che le altre sono distrazioni come qualcuno pensa che lo portano fuori da quello che sarebbe il suo principale merito, la sua principale capacità, come alcuni dicono potevi fare o potevi non fare; uno è spinto in una direzione o in un altra a secondo della sua natura, ci sono alcune nature piu versatili e più desiderose di sperimentare e altre che invece si focalizzano, nel mio caso sono tutte forme di un’unica natura.
Ti ricanditi come sindaco di salemi, ci dai qualche anticipazione?
Non lo so ancora, è una cosa che non avrebbe a che fare con il ruolo di Sindaco ma con la vendetta, nel senso che avendo interrotto ingiustamente senza nessuna ragione né logica accettabile da nessun punto di vista il mio mandato di Sindaco posso completarlo rimanendo 2 anni invece che 5 e verificare tutto il danno che ha fatto lo Stato a Salemi attraverso commissari che hanno preso il mio posto e hanno sospeso l’attività che avevo fatto in favore della città.
Il mio progetto è un progetto di vendetta! Vendetta contro lo Stato criminale che si comporta peggio della mafia e che sospende la democrazia e che inventa una falsa mafia per fingere di combatterla.
C’è qualcosa di veramente schifoso che qualcuno deve denunciare una volta per tutte, l’ho farò con grande determinazione se penserò di candidarmi non come sindaco, ma commissario dei commissari.