a cura di Marinella Cucciardi


«Ogni arte ha una forma di ispirazione»

Sonya Dziabas è una pittrice nata a Nizza sulla Costa Azzurra, madre italiana nata a Città di Castello, immigrata in Francia e papà francese di origine polacca.
È una donna solare, espansiva che ama l’arte in tutte le sue sfacettature. Da bambina amava già la musica, la danza, il cinema, il teatro, ma soprattutto eccelle nel disegno e di conseguenza la pittura che è nata come una vera e propria passione.
Effettivamente l’artista pittrice ha avuto un percorso artistico inaspettato e anticonformista. E’ infatti nel mondo del cinema, della pubblicità e della moda che inizia a 14 anni la sua carriera artistica, nonostante i suoi studi. Poi viene eletta Miss Provence Alpes Cote-d’Azur che la porterà ad essere finalista a Miss Francia. Nel frattempo inizia l’Università di Diritto, ma la chiamata del mondo artistico sarà più forte. Parla perfettamente francese, inglese e italiano.

Seguono anni ricchi di esperienza e viaggi, transportata dal successo e dal lavoro di modella, che la porta anche a lavorare per il cinema e il teatro.
Ma la passione per la pittura, messa da parte e mai assopita, è un richiamo troppo forte, tanto che nel 2003 decide di dedicarvisi completamente, sviluppando uno dei temi che le saranno più cari, la donna.
Le ispirazioni sono però molteplici, prendendo spunto dai suoi sogni, dalla sua infinita immaginazione e dai suoi numerosi viaggi per il mondo, per esprimere le sue emozioni più profonde.
Il suo stile è iniziato con la pittura naif per evolvere poco a poco verso un misto di pittura astratta e surrealista che l’ha portata all’arte contemporaneo. Ormai sono più di 20 anni che dipinge.
Oggi espone a Parigi, in Costa Azzurra, in Italia (in Toscana), a Londra, New York. L’artista dichiara: “Non potrei stare senza creare, è una reale necessità di sopravvivenza che mi permette di estrarre assolutamente tutto il mio io più profondo. Per me la pittura è veramente l’arte maggiore la più nobile.

La grande difficoltà è soltanto di arrivare a lasciarsi andare alle proprie vibrazioni creative… Il mio istinto parla sempre per me».
Ha appena concluso due esposizioni importanti «Gildo Pastor Center» di Monaco, dove ha presentato le sue ultime creazioni ispirandosi a dei multipli di cuori, e «Agora Gallery» nel distretto dinamico e artistico di Chelsea a New York.

4 Allora raccontaci le emozioni e le soddisfazioni per queste due grandi esposizioni?
La mostra di Monaco è stata molto bella perché ho avuto la fortuna di essere stata scelta dalla signora Pastor Pallanca e sua figlia Sylvia Pastor. E’ stato un grande onore esporre da sola al “Gildo Center Pastor”, è una grande soddifazione di vedere tutte queste mie ultime pitture declinate sul tema generoso del “cuore”, di vedere il mio libro d’oro riempirsi giorno dopo giorno di pensieri delicati sul mio lavoro da parte della gente. Poi ci sono stati i giornalisti e i fotografi che hanno finalizzato con un bellissimo articolo sulla mia mostra nel giornale francese Nice-Matin.

La mostra di New York è stata la seconda, la prima volta ho esposto nel luglio 2013 e a febbraio 2014.

Devo dire che anche se ho fatto tante mostre, NewYork è veramente un’altra dimensione, il ritmo di questa città è cosi intenso, è l’arte in tutte le sue forme così presente… Dunque sapere di essere stata scelta per un ingaggio di due anni è un’enorme soddisfazione per un’artista. Poi quando arriva l’inaugurazione con artisti vari, centinaia di personne, le interviste e i critici d’arte, ti rendi veramente conto del momento eccezionale e indimenticabile che vivi a Chelsea, il cuore dell’arte di New York City!

PerchÈ rappresenti Coco Chanel, Audrey Hepburn e la Callas nei tuoi dipinti?
Sono degli anni che declino la donna dipingendola, per fare capire tutte le sue possibili sfacciature, dalla donna più ordinaria alla più famosa. Dunque ho scelto di rendere omaggio a Coco Chanel, Audrey Hepburn e la Callas perché rappresentano tutte e tre tutto ciò che amo: la Moda, il Cinema, l’Opera, il carisma, il dono, l’eleganza, il fascino, la femminilità, l’ambizione, il coraggio, la passione, l’umanità, la generosità d’animo. Dunque una grande personalità che solo una grande donna può avere! Ed è per questo motivo che continuerò a dipingere la donna che possiamo essere tutte noi sia quella eccezionale con un destino particolare che mi emoziona nel suo percorso atipico.

In quali altri posti hai esposto ultimamente?
Nel febbraio 2012 ho fatto una mostra bellissima chiamata «Omaggio alla Donna» al «Chateau Des Terrasses” a Cap d’Ail (vicino a Monaco) con la collaborazione del sindaco di Cap d’Ail. Nel marzo 2012 ho fatto due mostre a Cannes, alla Barclays Banque e alla Galleria «L’atelier 11».

Conservi ancora il tuo primo quadro?
Assolutamente, conservo tutti i miei primi quadri che non ho mai voluto vendere. Devo dire che con il passare del tempo, li trovo sempre più interessanti e maturi rispetto alla giovane età che avevo di 12/14 anni. Anche se avevo iniziato molto prima a disegnare …

Qual è la tua opera che ti emoziona e ti piace di piu’ ancora adesso quando la rivedi?
Devo dire che è una domanda molto difficile per me, perché ogni opera fa parte di me e di un periodo della mia vita e di conseguenza di una certa evoluzione artistica e creativa.
Ma forse il primo dipinto a olio, un mio autoritratto, realizzato a Parigi, mi riempe di emozioni ancora oggi perchè è stato simbolicamente l’inizio della mia storia come pittrice : attraverso questo ritratto, ho iniziato a spogliarmi l’anima.
Il dipinto che ho fatto molto più tardi «La Chrysalide» nel 2006 è stato anche lui predominante, perché ha segnato una nuova fase della mia vita. Ora, mi sono finalmente trovata con le mie opere contemporanee che sono veramente il frutto della mia arte di oggi.

Nei tuoi dipinti si ripetono molti occhi, bocche, mani e ultimamente cuori. Cosa vuoi rappresentare?
Effettivamente, fin da bambina, sono sempre stata attratta dalla femminilità della donna, prendendo come esempio mia madre che per me ha sempre perfettamente rappresentato tutto questo. Penso che il mio modo caricaturale e simbolico di esprimere profondamente la donna con tutto ciò che ha di più intimo, sensuale e raffinato in sè, è stato proprio nel declinare nelle mie opere, l’occhio, la bocca, la mano… Bisogna anche capire che per un’artista ci sono dei simboli ripetuti praticamente sempre perché rappresentano la sua firma e il suo stile.
Poi ci sono anche dei periodi a tema come ad esempio questo mio periodo dei «cuori» rappresentati in diverse maniere per esprimere l’amore, il dono di se stessi, la volontà di condividere i sentimenti d’amicizia ma anche d’amore della vita, ciò che porta all’amore universale di noi tutti collegati al mondo.


8In un tuo quadro sono raffigurati degli slip, sesso e soldi, cosa volevi rappresentare?
Effettivamente, il dipinto «Crazy Man» rappresenta l’importanza che il sesso, il denaro e il potere hanno nella vita di un uomo e nel mondo attuale. La donna fà parte integrante di questo quadro sociale di cui ognuno di noi è vittima.

L’arte ha fatto parte di te e della tua crescita interiore, eri gia’ con i pennarelli in mano sin da bambina?
Assolutamente si, l’arte ha contribuito molto alla mia crescita, mi ha permesso di disegnare per essere e anche per proteggermi dal mondo esterno a causa della mia grande sensibilità precoce. Poi nel diventare adulta ho potuto attraversare tutti i momenti belli, tristi, difficili, dolorosi, dipingendo e creando esclusivamente la notte, come per estrarre il profondo di me stessa… Così, nasce un dono che guarisce anche l’anima per diventare l’essenza della sua propria esistenza.

Quanto hanno influito le origini dei tuoi genitori, un mix di culture?
Penso sia sempre una ricchezza nascere da un mix di culture perché ti rende senz’altro più forte, interessante, aperto e sicuramente più creativo per quanto riguarda l’artista che sono.
La passione nasce sempre dagli opposti che creano un fuoco di emozioni, delle più colorate e originali.

Cosa significa essere figli di divorziati, lascia qualche traccia malinconica?
Per me essere figli di divorziati permette senz’altro di acquistare una precoce maturità, dovuta alla sofferenza della separazione dei genitori che porta anche a essere più tolleranti, sensibili e magari ad avere ancora più valori della vita.
Secondo me, è peggio essere nato da un errore, dunque non desiderato nè amato, che essere figlio di divorziati ma comunque figlio dell’amore e amato veramente nonostante la scelta propria dei genitori che puo’ sempre essere gestita con rispetto ed intelligenza.
Il dolore patologico può essere cagionato dall’assenza della madre o del padre per diversi motivi: irresponsabilità, immaturità ecc… alla fine il bambino ha bisogno di amore e di presenza in priorità.

Devo dire che nel mio caso, mio padre è stato il grande assente della mia vita e di conseguenza la figura paterna mi è mancata come punto di riferimento nella mia vita di donna. Forse è anche per questo motivo che ho dipinto molto la donna avendo come base l’immagine della madre molto presente per me.

Hai fatto un corso di pittura o è tutta farina del tuo sacco?
Ho questo amore del disegno e poi il dono della pittura sin da bambina è un fenomeno creativo istintivo per me. Ho veramente sperimentato l’arte da sola, anche se avevo delle predisposizioni per la musica, la danza, il teatro. Però, in questi ultimi anni ho voluto andare alle belle arti, ma devo dire che sono stata delusa perché è troppo limitato per una farfalla abituata da sempre a essere libera nella sua creatività. Forse mi è servito ad evolvere nella mia tecnica.

L’amore ti ispira o ti aiuta a iniziare un’opera?
Assolutamente, l’amore è il più grande motore, che ti porta un’energia estrema grazie a sentimenti diversi, come passione, odio, dolore che ispirano le più belle parole per un autore, e che fanno nascere la più grande creatività e le più belle opere per un’artista come me.

Cosa deve avere un uomo per conquistarti?
Secondo me, un uomo deve avere signorilità, eleganza, cultura nel suo modo di essere in generale, ma anche una certa virilità che faccia capire alla donna il suo posto, sempre con rispetto e la sua volontà di proteggerla sotto diversi aspetti della vita.
Deve anche essere molto spiritoso e sorprendente per non far nascere la monotonia.
Pensiero mio : «L’amore si, ma la possessione no!»
Per concludere l’uomo della mia vita dovrà avere, forza, generosità e l’intelligenza del cuore!.

Cosa desideri nel tuo futuro?
Il mio più grande desiderio è dipingere e dipingere ancora, per trasmettere al mondo intero il massimo di energia creatrice. Ma non solo, anche di essere felice, serena e in armonia nella mia vita di donna, forse con l’uomo della mia vita, chi lo sa! Dal punto di vista artistico, mi piacerebbe riprendere un po’ il cinema e fare un po’ di televisione con una trasmissione sull’arte, Why Not?