Con GIULIA DEAMINA
IN QUESTO NUMERO ABBIAMO DECISO DI INSERIRE UNA DELLE DISCIPLINE OLISTICHE PIÙ INNOVATIVE, NONOSTANTE LA SUA ESISTENZA DA DIVERSI ANNI IN ALTRI PAESI EUROPEI ANCHE IN ITALIA INIZIA DIVENTARE “QUASI” UNA MODA.
Ho deciso di condividere con voi questa rubrica di salute e benessere, in tal modo che siate liberi di inviarmi presso la mia email direttore@deaminamagazine.com le vostre domande e tutte le vostre interazioni per i prossimi numeri del giornale Deamina MAGAZINE e Deamina Magazine MAN.
Oggi parliamo della Sofrologia è nel particolare della Sofrologia dello Sport.
La sofrologia è una disciplina relativamente nuova, sviluppata dal neuropsichiatra Alfonso Caycedo, che aiuta a rilassare la mente e il corpo. Scopriamola insieme.
“La sofrologia è la pedagogia della felicità”. Così afferma Alfonso Caycedo (classe 1932), neuropsichiatra nato in Colombia, considerato il fondatore di questa nuova disciplina. Allievo del professor Lopez-Ibor, uno dei grandi maestri della psichiatria spagnola, Caycedo si è specializzato nel campo dell’ipnosi, per lavorare con soggetti in coma o con chi ha subito forme invasive di elettrochoc.
Alla fine degli anni Cinquanta del secolo scorso decise di allontanarsi dalla classica tradizione d’ipnosi, per elaborare un suo personale un suo personale metodo.
LE ORIGINI DELLA SOFROLOGIA
Rimanendo sempre interessato a studiare gli stati di coscienza e le loro possibili alterazioni in un quadro terapeutico, Caycedo si discosta dalla scuola d’ipnosi perché talvolta deformata da pratiche non rigorose, attuate da personaggi discutibili più vicini all’occultismo che non alla psicologia o alla scienza. Il neuropsichiatra lavora a una “alternativa” all’ipnosi. Fu così che nell’autunno del 1960 fonda a Madrid, presso l’ospedale Santa Isabel, il primo Dipartimento di Sofrologia clinica.
Caycedo sceglie un termine evocativo per definire il suo metodo, “sofrologia”, una parola ispirata dal greco: sôs significa “armonia”, phren “coscienza” e logos “studio”. Instancabile ricercatore, perfeziona questa disciplina grazie a due eventi fondamentali nella sua vita.
La sofrologia prevede diverse tecniche di rilassamento con sedute individuali o di gruppo.
GLI SVILUPPI
In questo cammino di perfezionamento furono per lui determinanti due circostanze decisive: la prima fu l’incontro con lo psichiatra Ludwig Binswanger, che gli permise di approfondire la fenomenologia husserliana (dal nome del filosofo Edmund Husserl), applicata ai fenomeni della coscienza, al fine di superare il dualismo tra mente-corpo e tra sensointelletto; il secondo momento importante si individua nel suo viaggio in Oriente durante gli anni Sessanta. Fu in Asia – in particolare in India, Tibet e Giappone – che Caycedo scoprì i benefici dello yoga, dello zen e della meditazione: metodi che attraverso un lavoro interiore agiscono positivamente sul corpo e sulla mente. Di fatto, si può dire che la sofrologia “studia gli stati modificati di coscienza”, come affermato dal suo ideatore, e lo fa non attraverso forme di misticismo, bensì per il tramite di specifiche tecniche di rilassamento.
ESERCIZI PER RILASSARSI
La sofrologia utilizza metodi sia statici, sia dinamici. Tra i primi troviamo la cosiddetta sofronizzazione semplice, suddivisa in rilassamento fisico e rilassamento mentale. La persona viene invitata a scegliere una postura comoda (sdraiata, seduta o anche in piedi), dopo di che il sofrologo procede con le tecniche di rilassamento del corpo guidando il soggetto a distendersi e a prendere coscienza del proprio respiro. Dopo questa fase, dirige la persona a quello stato di “veglia-sonno”, caratterizzato dalle onde Alpha; queste hanno una frequenza che varia da 8 a 14 hertz e si attivano quando la mente è calma e ricettiva. In pratica si sperimenta uno stato di coscienza vigile, ma rilassata. Dopo questa seduta la persona viene accompagnata al “risveglio” per il tramite di respirazioni profonde, movimenti del corpo e apertura degli occhi. Un altro metodo della sofrologia è il rilassamento dinamico, suddiviso nella fase concentrativa, contemplativa e meditativa, grazie al quale si entra in una condizione di calma mentale e di sblocco delle tensioni muscolari.
SOFROLOGIA APPLICATA A SCUOLA
La sofrologia è utilizzata anche in ambito educativo, poiché sviluppa l’attenzione e la memoria, diminuendo altresì l’irrequietezza degli studenti.
AMBITI DI INTERVENTO
La sofrologia viene utilizzata in ambito educativo, poiché sviluppa l’attenzione e la memoria, diminuendo altresì l’irrequietezza degli studenti. Anche a livello sportivo è impiegata per aumentare la concentrazione e la motivazione. Viene inoltre applicata per prevenire o gestire forme di stress; essendo una disciplina definibile alternativa può essere utilizzata anche in ambito clinico, ma in questo caso è necessario l’affiancamento di un medico per stabilire un trattamento complementare alle cure ufficiali del paziente.
PREPARAZIONE DEGLI ATLETI DI TUTTE LE DISCIPLINE SPORTIVE (SPORT DI SQUADRA E INDIVIDUALI) AGLI ALLENAMENTI E ALLE GARE CON LA SOFROLOGIA CAYCEDIANA.
L’atleta: vive nel mondo e si relaziona con gli altri, non è una macchina ma un essere umano.
L’atleta ha una vita emotiva, affettiva e sociale, deve fare riferimento alla propria realtà oggettiva e dare sempre il meglio di sé, è sottoposto a pressioni continue, fisiche e mentali, soprattutto da se stesso, è inserito in un contesto di spirito di gruppo, sia che si tratti di sport di squadra che individuali.
Lo strumento che l’atleta utilizza è il corpo: maggiore è l’allenamento fisico e maggiori sono i risultati? È vero ma non del tutto: l’atleta utilizza insieme al corpo la propria mente, le proprie risorse mentali e mente e corpo si influenzano reciprocamente.
Il corpo dell’atleta è una ricchezza immensa: nel corpo dell’atleta è scritta la sua storia. Il corpo vive in rapporto costante con la mente, è influenzabile dalle emozioni e le influenza, ha una saggezza propria e un linguaggio prorpio.
Lo schema corporale è una capacità che si può sviluppare: la consapevolezza e la padronanza del proprio corpo si possono sviluppare con un cambiamento radicale dei risultati sportivi in positivo. Per l’atleta l’unione corpo-mente è una necessità: gli sono richieste prestazioni altissime.
LA SOFROLOGIA
Sviluppa la consapevolezza dello schema corporale, la conoscenza e il controllo del corpo e migliora la conoscenza di sé e l’unità corpo-mente favorisce il recupero dopo lo sforzo insegna a confrontarsi con gli eventi in maniera positiva permette l’attivazione fisica e fisiologica prima di uno sforzo permette un livello ottimale di motivazione, senza eccessi di sicurezza che conducono a errori aumenta la resilienza e consente di lottare contro la stanchezza stimola la concentrazione rinforza l’autostima e la fiducia in se stessi permettere l’adattamento favorisce lo sviluppo della personalità allevia lo stress e favorisce il recupero dopo lo sforzo migliora la qualità del sonno sviluppa la memoria, l’immaginazione, la creatività favorisce la collaborazione e lo spirito di gruppo.
FATTORI DI STRESS PER GLI ATLETI
fatica, unita ad allenamenti intensi (a volte associati con lo studio o il lavoro) disciplina alimentare e di vita mancanza di vita sociale classica (in certi casi sentimenti di solitudine) condizioni di vita durante le gare: cambiamenti alimentari, di luoghi e camera da letto, di fuso orario sovra-stimolazione sensoriale e livelli di attenzione alta continua condizioni meteorologiche (allenamenti sotto il sole o la pioggia, troppo freddo, troppo caldo) insoddisfazione unita a cattivi risultati (demotivazione) paura di farsi male in allenamento o in gara soglia di sopportazione del dolore mancanza di fiducia in se stessi, nella squadra, nell’allenatore, nel materiale mancanza di coesione nella squadra mancanza di comprensione da parte delle persone esterneproblemi nella vita familiare e personale sbalzi di umore
LE PAROLE CHIAVE DELL’ATLETA: motivazione, allenamento, integrazione, autonomia.
LE PAROLE CHIAVE DEL SOFROLOGO: rispetto, dialogo, professionalità, libertà, adattamento, semplicità.
Alcuni tra i temi trattati in Sofrologia dello Sport Stress e sport : allenamento e gara.
Dinamica psicofisica: integrazione corpo e mente. Saper sfruttare l’allenamento.
Saper riposare e dormire bene.
Scaricare lo stress accumulato, sia fisico che mentale. Tecniche sofrologiche: respirazione pausata, distensione dello schema corporale, introspezione. L’allenamento/l’allenatore: concentrazione, utilizzare tutte le proprie potenzialità e risorse.
Il corpo e le sue somatizzazione: il Rilassamento Dinamico.
Tecniche sofrologiche: concentrazione in postura attiva, eliminare le tensioni e il negativo accumulato Mente analitica e mente contemplativa: la voce interiore.
Dal pensiero negativo al pensiero positivo: imparare a fermare il frullatore mentale per raggiungere la lucidità e la centratura mentale perfetta. Approfittare dell’allenamento.
Tecniche sofrologiche: oggetto positivo, concentrazione e contemplazione, rilassamento dinamico.
La competizione: prima (preparazione fisica e mentale in armonia), durante (presenza nel qui e ora, resilienza e motivazione) e dopo (il rilassamento ottimale).
Preparazione ai momenti di tensione psicofisica. Controllo emozionale: eliminare la paura di farsi male.
Elevare la soglia di sopportazione del dolore senza rischiare. Mantenere la mente lucida in piena tensione.
Sbagliare è una seconda opportunità: approfittarne per ottenere il risultato.
Disciplina e autostima: i ricordi positivi.
Tecniche sofrologiche: concentrazione e pensiero positivo, superare una situazione futura percepita difficile: sofroprogrammazione futura delle gare.
La gara (prima durante e dopo): successo o insuccesso.
Il potere della programmazione psicofisica. Tecniche sofrologiche : sofroprogrammazione al giorno dopo.
L’equilibrio nella motivazione e la gestione emozionale.
Per gli sport di squadra: l’Io, dall’Io al Noi.
Il valore del Gruppo.
Tecniche di Viphi-Dance e di sofrologia della risata per il rinforzo dello schema corporale e dell’ottimismo.