sanremoFinnally, Il Volo. Ma come, avevamo fatto così tanto per allontanarli. Via Bluvertigo, Zero Assoluto, Neffa e Dear Jack. Dentro Irene Formaciari. Bolle balla, balla Bolle. I Queen nella danza mondiale! Si parte con la Michielin, e non ci sono “Gradi di Separazione” con il pubblico. Entra la Ghenea. Tutti a bocca aperta, pure Patty Pravo, che non riusciva ad aprirla da anni.  Sul palco Alessio Bernabei, ancora ride, capite da soli il perché no? Virginia Rafffaele fa Virginia Raffaele, ma non gli viene bene. Clementino non spacca, ma piace. Io preferisco il fratello: TheRivati forever. Patty Pravo per l’ultima volta…e per forza! Fragola, metteteci un poco di zucchero ed è pronto per essere mangiato. “La borsa delle donne”, Noemi racconta un mondo…Cristina D’Avena è zaurda (ovvero paesana che si sente figa, ma è fuori luogo). So cartoni…animati. Metal Elio, perché solo le storie tese ponno fa tutto! Amici miei 2.0, entrano il Pieraccioni e Panariello. Prima o poi doveva succedere. Arisa, vestito carino, ma le calze orribili (stylist in sala stampa). Gli Stadio fanno diventare la sala stampa una curva. Renga presenta Annalisa, che comunque ricordatevelo, non riderà mai. E poi Renato, non dimenticatemi èèèè. Il momento etero della serata! Rocco Hunt ribalta la sala stampa (sta sala stampa non sta mai ferma). Le parole sono anacronistiche, ritmo molto napoletan power. Madalina non è vestita, uaaaaaa. Dolcenera “a me m piace o blues”. Invece il brano di Ruggeri non è che non mi piace, è che pare na canzone di Enrico Ruggeri. Una coppia sale sul palco. La canzone di Caccamo e Iurato non è male, però è troppo Sanremo, troppo. Un po di rock and Roll, ci vuole un po di roll. In tutti i laghi, in tutti i mari, in tutti i Sanremi: Valerio Scanu. Irene, figlia di Adelmo, detto Zucchero in Italia, Sugar in America, canta Blu, non quella del padre, ma quella sua. Niente. Non pervenuta manco stasera. E quindi…vincono gli Stadio. Quando portarono Canzoni alla Radio erano gli inizi degli anni 80. Io andavo alle medie e quel pezzo lo imparai a memoria. Mi piaceva e mi piace, come tutta la loro musica d’altronde. Stasera sono a Sanremo e sti quattro pischelli vincono il festival. Come dice il mio amico Bob Gennaro: “Che film la vita”. Grazie a Paola Galisai editore di Radio Show Italia, radio per la quale ero inviato a Sanremo.

Ps: A Sanremo ho incotrato la capa di questa rivista, Giulia Deamnia: credetemi, è bella oltre il paradiso!

Alla prossima