A cura di: Giovanni Mussini

Appena arriviamo davanti allo showroom Stroili Oro di C.so Vittorio Emanuele a Milano, ci rendiamo subito conto che, nonostante l’accredito stampa, non sarà facile entrare.
Una lunga coda formata perlopiù da donne eccitatissime e più o meno giovani, fa da muro tra noi e l’ingresso principale, ma la stampa, si sa, gode di una corsia preferenziale (chiedo umilmente scusa a tutte le donne in coda).

Bypassata la coda riusciamo a raggiungere il backdrop al primo piano, ma anche lì dobbiamo attendere il nostro turno per poter intervistare uno dei sex symbol italiani più ambiti del momento: Luca Argentero.
Numerosi i giornalisti e le testate presenti che attendono il proprio turno coordinati dal capo ufficio stampa Stroili che non essendo del tutto imparziale favorisce in tutto e per tutto le maggiori testate italiane. Finalmente dopo 15 minuti circa di attesa riusciamo come per incanto a raggiungere Luca e tra il brusio degli ospiti e dei curiosi presenti e la musica di sottofondo del locale non è poi così tanto facile mantenere la concentrazione durante l’intervista.

Sarebbe troppo scontato fare domande suo ultimo film dal titolo “Fratelli unici” attualmente in uscita nelle sale di tutta Italia dove Luca è protagonista insieme a Raoul Bova e quindi lo spiazzo facendolo parlare d’altro.

Luca, stasera sei elegantissimo, (abito e cravatta scuri, camicia bianco latte) come ti vesti nella vita di tutti i giorni?
È ovvio che incontrandosi in occasioni particolari come queste, uno si veste adeguatamente, l’eleganza è d’obbligo, ma il Daily Basis è jeans e maglietta come credo tutti i ragazzi del mondo, rispecchia un po’ quello che sono io che tendo a volermi sentire comodo e non necessariamente fashion, non ho la predisposizione ad anghindarmi in modo particolare se esco a fare la spesa o se ho una giornata particolare di lavoro.

Perché, i divi come te vanno anche a fare la spesa alla coop ad esempio?
Mi guarda sbigottito e prima di rispondermi leggo nei suoi occhi un attimo di indisposizione, poi ripresosi mi accenna che senza citare particolari colossi nell’ambito dell’alimentazione lui la spesa la fa, e si diverte a farla in un bellissimo mercato coperto vicino a casa sua dove ha il “suo” banco della frutta, quello della verdura, quello del pesce…etc.

Come reagiscono le ragazze dietro ai banconi quando ti vedono?
In realtà io lì sono di casa e loro sono tutte persone che conosco e mi consigliano al meglio, se ad esempio metto una mano su una mela e la scelta non è giusta, loro mi dicono, no quella no, è meglio prendere quella accanto e poi io ho un ottimo rapporto con la mia alimentazione perché sono molto attento a quello che mangio e a dove lo compro.

A livello sentimentale sei appagato?
Ho una compagna da dieci anni con la quale mi trovo benissimo ho un grande rispetto per lei, ogni tanto i giornali si divertono a scrivere qualcosa su di noi anche perché in realtà qualcosa dovranno pur scrivere su una coppia stabile.

Uno sposato può anche uscire dalle righe ogni tanto o no?
Sì per i cazzi suoi, non davanti a dei giornalisti magari.

In questo tuo ultimo film “Fratelli Unici” tu ricopri un po’ il ruolo del Dongiovanni, lo sei anche nella vita di tutti i giorni?
Ti ripeto, sono sposato e con la mia compagna mi trovo benissimo e poi il tutto va di pari passo con l’età, a 36 anni sono molto piu tranquillo rispetto a quando avevo 20 anni e facevo il barman in discoteca, in quel caso avevo un atteggiamento molto più leggero nei confronti delle relazioni che di certo non mi mancavano.

Nella vita privata hai degli hobby particolari?
Tantissimi grazie a Dio, il lusso più grande che uno possa avere è che il proprio lavoro sia la propria passione e nel mio caso è proprio così, mi piace tantissimo la fotografia, sono un grande amante dei viaggi, mi piace tantissimo cucinare, quindi ho un sacco di belle passioni.
Lo ringrazio mi faccio spazio tra le donne che tentano a tutti i costi di fare un selfie con lui, dove una in particolare gli chiede di “salutare la mamma” in video, e uscito dalla ressa mi metto in un angolo comodo ad osservare il proseguo della serata ma con un interrogativo in testa, perché a me le ragazze del bancone dove vado al mercato a fare la spesa cercano di rifilarmi la merce più scadente? E se cambiassi il cognome in Argentero?.