Fabio Quagliarella nasce il 31 gennaio 1983 a Castellammare di Stabia, in provincia di Napoli, terra natia di grandi  campioni dello sport e porta d’ingresso della splendida  costiera sorrentina.

fabio-quagliarella-deamina-magazineSi può affermare, con tutta tranquillità, che il suo primo amico del cuore sia stato il “Super Santos”, simbolo del calcio giocato nei cortili e pietra angolare dei sogni di tanti ragazzini che ambiscono a diventare giocatori di calcio. Si può anche affermare che, per Fabio Quagliarella, il sogno cominci a realizzarsi nel lontano 1988, quando, alla tenera età di 5 anni, fu notato dal sig. CIRO BENVENUTO che, dopo averlo visto calciare nel cortile di casa sua, credette in quel bimbo e decise di portarlo a giocare nella squadra del quartiere, la S.S. Annunziatella. Il Sig. Benvenuto dirà di lui: “Riusciva già a calciare di collo pieno tenendo il pallone raso terra”.

Nel 1990 arriva la prima occasione, la S.S. Annunziatella si incontra con la prima classificata del campionato regionale pulcini, la Pro Juventude è un vero derby; ambedue le squadre, infatti, giocano sul campo Spinelli di Castellamare di Stabia. Alla fine del primo tempo la S.S. Annunziatella perde con un parziale di 3 a 0; Benvenuto decide di lanciare in campo Fabio Quagliarella, il più piccolo tra i suoi, ha solo 8 anni contro una media di 11 anni degli altri giocatori è la svolta della partita, Fabio segna una tripletta e porta la squadra della S.S. Annunziatella a vincere la partita con il risultato finale di 5 a 3.

La sua prestazione convince i dirigenti della Pro Juventude a puntare sul giovanissimo Quagliarella e il passaggio nel 1991, Fabio passa alla Pro Juventude dove trova un nuovo Mister, Dante Portelli, che lo seguirà personalmente negli anni a seguire, anche quando lascerà la squadra.

Nel 1992, durante una gara della categoria pulcini, Aniello Bardella, dirigente della Junior Gragnano, vede Fabio giocare e rimane particolarmente attratto dalla bravura di quel ragazzino, tanto che, a fine stagione, nel Giugno del 1993, fa sì che Fabio si trasferisca alla Junior Gragnano. Il campo del Gragnano, dove Fabio fa registrare una media goal strabiliante, circa 50 goal a stagione, che lo porta a conquistare, nel 1995, il “Pallone d’oro” come miglior giocatore della Campania.

Nel giro di pochi anni Fabio è diventato l’oggetto del desiderio di molte squadre italiane: Parma lo richiede per un provino, poi è il turno della Juventus e del Vicenza; proprio quando è a Vicenza arriva una nuova significativa svolta: Gaetano Musella, ex attaccante del Napoli degli anni ’80, comunica alla famiglia Quagliarella che vi è un concreto interesse del Torino per Fabio. Una settimana dopo aver sostenuto i provini per la squadra granata arriva il sì dei dirigenti: il 03 Luglio del 1997, all’età di 14 anni, Fabio è un giocatore del Torino.

Ma dopo anni di sfide in campo nel 1993 arriva il suo primo contratto da professionista nella squadra torinese.

Esordisce in Serie A il 14 Maggio del 2000, quando un Torino, oramai retrocesso, dà spazio ai suoi giovani migliori. Ma Fabio, appena maggiorenne, approda alla Fiorentia Viola, in serie C2, appena fondata dalla famiglia Della Valle. Ma fine stagione trasferisce Fabio nella squadra del Chieti, che milita in serie C1.

La stagione nel Chieti è esaltante; le giocate di Fabio portano il Chieti vicinissimo ai playoff di categoria e al record di punti della squadra nelle serie di appartenenza. La stagione successiva l’Udinese cede la metà del suo cartellino alla Sampdoria, che diretta da mister Walter Novellino, conduce un campionato esaltante.

Nel frattempo, a fine stagione, Udinese e Sampdoria si giocano alle buste l’intera proprietà del cartellino del giocatore, la spunta l’Udinese e Fabio diventa un giocatore della squadra friulana del patron Pozzo.

In due stagioni all’Udinese Quagliarella colleziona 73 presenze e 25 goal, tantissimi spettacolari, che lo consacrano fabio-quagliarella-deamina-magazine-01definitivamente come grande attaccante sia in campo italiano sia in campo europeo. Fa così bene che il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, lo vuole come tassello fondamentale per la costruzione della sua squadra: il 30 Agosto del 2009 Fabio Quagliarella esordisce con la maglia azzurra del Napoli.

Una stagione, quella nel Napoli, che porta ancora una volta Fabio in doppia cifra tra i cannonieri italiani, non accadeva tra i giocatori del Napoli dalla stagione 2000/2001 con Nicola Amoroso, e soprattutto porta il Napoli alla qualificazione all’Europa League. Nonostante la bella stagione l’idillio tra Fabio e la società si spezza e così, a meno di un anno dal suo passaggio alla squadra partenopea, il 27 Agosto del 2010, diventa una giocatore della Juventus.

La prima parte della stagione, con l’allora allenatore mister Del Neri, è superlativa, Fabio entra nel migliore dei modi negli schemi della squadra, 17 presenze e 9 goal all’attivo,

il 21 Dicembre 2011 al 71° minuto di Catania – Juventus; oltre al campo trova un nuovo allenatore: Antonio Conte. La stagione 2011/2012 con allenatore Antonio Conte lo porta a vincere il suo primo campionato, con la Juventus imbattuta in campionato, e la Supercoppa Italiana battendo in finale proprio il Napoli.

La stagione successiva mister Antonio Conte lo fa esordire in Champion League, l’esordio è subito bagnato dal goal pareggiando i conti contro il Chelsea e sfiorando la vittoria colpendo all’ultimo minuto di gioco la traversa. La stagione di Champion per Fabio è esaltante: 7 presenze e 4 goal all’attivo.

In campionato, nonostante il poco utilizzo, 27 presenze, segna 9 goal e contribuisce a portare il secondo scudetto consecutivo alla Juventus, trionfo che si completa nell’agosto del 2013 ribadendo la vittoria dell’anno precedente in Supercoppa Italiana.

Nuovo successo in campionato nella stagione 2013/2014 con la conquista del terzo scudetto consecutivo con la maglia della Juventus. L’avventura di Fabio con la maglia bianconera termina il 18 Luglio 2014 con il clamoroso passaggio della punta stabiese ai cugini granata.

Era doveroso ricordare una carriera così prorompente e piena di successi, se possiamo dirlo esemplare.

Tantissime esperienze calcistiche, tantissime vittorie. Un momento che ti ha emozionato di più nella tua carriera?
“Sicuramente il goal ai mondiali 2010 in Sud Africa. È stata un’emozione fortissima che non dimenticherò mai”.

Un calciatore del tuo calibro, che ha tutto quello che si può desiderare, bellezza, notorietà e posizione economica, è il massimo della soddisfazione professionale che si può desiderare o pensi che manchi qualcosa?
“Con grande sincerità non guardo molto all’esterno della mia professione. Penso di essere un bravo professionista e di dare sempre il massimo nel mio lavoro”.

Come vivi fuori dal campo?
“Come una persona normale. Ho i miei amici con cui passo la maggior parte del tempo e la mia famiglia”.

Come sei nella tua vita personale? Discreto o esuberante?
“Assolutamente discreto. Sono una persona che ama la propria privacy”.

Dal calcio alla moda come la vivi questa esperienza?
“È solo un gioco. Sono un calciatore professionista ed è solo questa la mia professione”.

Hai già pensato quando la tua cariera calcistica sarà al termine, cosa farai?
“Mi piacerebbe molto allenare una squadra giovanile”.

Nel ringraziare per la collaborazione, Fabio Quagliarella e l’Ufficio Stampa AM Live Led di Alessandro Riva..Vi auguriamo una Splendida Lettura.