A cura di Danilo GIOIA

Il Giro d’Italia con lo speciale di Bike Show TV condotto da Danilo Gioia
ha seguito la corsa rosa dal primo giorno partendo da San Lorenzo al mare a Sanremo attraversando l’Italia fino ad arrivare a Milano nella passerella finale e nello spettacolo del grande pubblico presente a festeggiare l’arrivo dei protagonisti.

Il Giro d’Italia, un evento unico in Italia e importante nel mondo, una corsa che è una festa tra le strade e le vie d’Italia, dove la gente, gli appassionati che aspettano ore e ore al bordo della strada per vederli passa­re velocemente in pochi minuti.

Tutto si colora di rosa, gli addobbi realizzati dal pubblico, i bambini che aspettano il passaggio, la carovana che anticipa il passaggio dei corridori, la grande folla dei passaggi sulle mitiche salite e agli arrivi.

21 tappe di folla alle partenze e agli arrivi, il fantastico paesaggio con la storia e i prodotti tipici di ogni località che ci offre e la cartolina unica del nostro paese.

Il pubblico che può ammirare, farsi foto, autografi e magari un ricordo di questi Campioni che regalano spettacolo ed emozioni ogni giorno, attacchi, scatti, fughe, cadute, crisi, un emozione via l’altra lungo i 3.486 km di questa fantastica Gara e la possibilità di vedere da vicino il proprio Campione.

Una gara amata non solo dagli italiani in gara ma anche da tanti campioni del pedale che lo preferiscono al Tour de France, vedi Philippe Gilbert uno dei più grande nelle classiche, Campione del Mondo e vincitore di due splendide tappe al Giro 2015 che non nasconde il suo amore e la sua passione per il Giro d’Italia.

In questa edizione il Giro d’Italia ha avuto il suo dominatore ma anche delle conferme importanti per il ciclismo italiano futuro nelle corse a tappe e per le vittorie di tappa, Alberto Contador si è confermato uno dei più grandi corridori di corse a tappe della storia, con la vittoria del 2015 porta a 7 vittorie ufficiali nei grandi giri il suo palmares, 2 Giri d’Italia, 2 Tour de France, 3 Vuelta Espana calcolando che gli sono stati tolti 1 Tour e 1 Giro.

Le conferme per l’Italia del ciclismo in questo Giro sono tante, da Sasha Modolo che vince due tappe allo sprint, Formolo che vince sul traguardo di La Spezia in solitaria, il ritorno alla vittoria di Ulissi a Fiuggi, il giovane Boem che vince a Forli e infine le due splendide vittorie di Fabio Aru che hanno acceso i tifosi, Cervinia e Sestriere.

Una corsa partita dalla riviera ligure con una cronosquadre sulla bellissima pista ciclabile che porta da San Lorenzo al Mare alla città dei fiori Sanremo, qui a cantare questa volta sono stati i ciclisti con le loro bici.

La prima settimana tra liguria e toscana è stata subito accesa dai leader per la classifica generale, ogni momento buono per attaccare e cercare di mettere in difficoltà il proprio avversario, un percorso nervoso e difficile quello ligure dove non ci si può distrarre e non bisogna farsi

sorprendere, arrivano le vittorie della Orica-Green Edge nella cronosquadre, la splendida volata a Genova di Elia Viviani e un grande numero della giovane promessa del ciclismo italiano Davide Formolo a La Spezia con arrivo in solitaria.

All’Abetone primo arrivo in salita importante vediamo il primo duello tra Contador e Aru ma siamo solo agli inizi, nella seconda settimana la sfida si accende anche sui traguardi per pochi secondi, un gioco psicologico per il proprio avversario, i primi cedimenti di uno dei favoriti Erigoberto Uran Uran e i dubbi su Richie Porte e l’uscita di Domenico Pozzovivo per una bruttissima caduta in discesa nelle 5 Terre.

Il Giro d’Italia è una gara che nasconde insidie in ogni tappa, dove il trabocchetto, la foratura, la caduta possono far cambiare la gara, Uran perde sulla prima salita e non riesce a entrare in gara, il Team Astana invece cresce compatto e controlla la gara sin dall’inizio, noi corriamo con loro per realizzare ogni giorno lo Speciale Giro di Bike Show per varie televisioni italiane, interviste per la BBC e lo Speciale Bike Meteo per meteo.it e Video Mediaset.

Impegnativo anche per il nostro Team con le mie interviste, le riprese di Nicolò e i comunicati di Valentina, un lavoro di Team giornaliero per realizzare qualcosa di diverso e raccontare il giro con i protagonisti e tutti i colori della corsa rosa.

Abbiamo anche noi le nostre difficoltà come i corridori in gara, le difficoltà di inviare le puntate ogni giorno a fine tappa per poterle mandare in onda, oltre a noi una squadra di persone che lavora per le linee internet e chi lavora per mandare in onda le puntate.

Ma la gara continua, il Giro d’Italia dura tre settimane, con soli due giorni di riposo con 21 tappe, la strada è ancora molto lunga e dopo l’arrivo all’Abetone partendo da Montecatini Terme incominciamo a scendere verso il sud costeggiando la riviera toscana fino ad arrivare a Castiglione della Pescaia, tappa per velocisti dove all’arrivo causa un fotografo del posto troppo all’esterno delle transenne colpisce un corridore impegnato nella volata, Colli del Team Nippo-Fantini che cade disastrosamente a terra, sono momenti di paura e un immagine davvero forte quella del braccio girato per la frattura, ma nella caduta cadono anche uomini di classifica e tra questi Alberto Contador che subisce un colpo pesante alla spalla, si pensa a un possibile ritiro ma lo spagnolo tiene duro e giorno per giorno migliora e non molla un secondo ai suoi avversari, il Pistolero vuole far vedere la classe e che al Giro è venuto per vincerlo, e cosi il cambio di maglia rosa tra Aru e Contador inizia anche con volate per gli abbuoni, anche pochi secondi possono essere importanti, non siamo ancora arrivati alle salite mitiche e importanti ma il Giro è una guerra giorno dopo giorno, nella sfida esce dai giochi Porte non in perfette condizioni e dopo numerosi errori tattici e di squadra, Uran anche lui in grande difficoltà ma entra in gioco un altro corridore del Team Astana Michel Landa in grandissima forma e non pronosticato.

Sta per terminare la prima parte di questo giro d’Italia con il primo giorno di riposo, finalmente un ritmo più tranquillo e dopo le vittorie del mitico Paolo Tiralongo a San Giorgio del Sannio e di Ulissi a Fiuggi realizziamo uno speciale a Civitanova Marche con il Team Astana di Fabio Aru, Landa, Tiralongo, Rosa e in spiaggia con il Ds del Team Etixx Davide Bramati.

Un giorno tranquillo che serviva ai corridori, si incomincia a risalire l’Italia e puntare le montagne, le Dolomiti e le salite storiche, arriviamo in Romagna dove vince il giovane Boem dopo una lunghissima fuga a 5, a Imola nel circuito di F.! vince Zakarin della Katusha e da li via verso Vicenza dove cè un traguardo bellissimo all’Abbazia e dove a mettere la firma sulla vittoria è un corridore di grandissima classe come Philippe Gilbert.

Ormai le montagne sono vicine e cè solo la cronometro individuale di Valdobbiadene con un tempo freddo e piovoso in un Giro che fino a questo giorno a riservato quasi sempre il bel tempo.

A Valdobbiadene vince Kirienka ma Contador con una grande crono si riprende la maglia rosa che era sulle spalle di Aru.

Dopo la crono ecco arrivare le montagne, le dolomiti con il primo arrivo in salita a Madonna di Campiglio, località storica dove il giro non arrivava più dai tempi del grandissimo e amatissimo Marco Pantani che i tifosi portano sempre nel cuore, ci si aspetta Contador o Aru ma a vincere è un grande Landa proprio attaccando all’ultimo Km, Contador e Aru si controllano e studiano.

Il giorno dopo altro tappone importante cè l’arrivo all’Aprica con la scalata del Mortirolo nel finale, una gara accesa dove non mancano i momenti per attaccare, Contador fora e l’Astana attacca prima del Mortirolo, il Pistolero si fa guidare fino ai piedi della mitica salita e qui fa un numero dei sui recuperando i 50 secondi di ritardo da Aru e staccandolo rimanendo con Landa che alla fine attaccherà e staccherà Contador andando a vincere e realizzando un doppietta importantissima.

La corsa è accesa i tifosi sono entusiasti della sfida tra Aru e Contador e la sorpresa Landa, ci sono tappe più tranquille all’apparenza ma come dicevamo al Giro mai distrarsi e cosi dopo l’arrivo a Lugano con altra bellissima vittoria di Modolo si va a Verbania con una salita nel finale dove vede protagnista Gilbert per la vittoria di tappa dopo una fuga con un gruppetto di corridori e l’attacco a sorpresa di Alberto Contador che con l’aiuto di Heysedal guadagna più di un minuto su Aru e Landa.

Dopo questa tappa ecco due arrivi importanti in salita, anche noi vediamo l’arrivo di Milano che si avvicina, però prima cè Cervinia e Sestriere con un Contador che sembra inattaccabile.

Tappa di Cervinia località storica anche per il grande Mike Bongiorno e imponente panorama per questo arrivo, si attende Contador o Landa ma con grinta e rabbia Fabio Aru realizza una spettacolare vittoria, si pensa che Contador stia controllando la corsa visto il grande vantaggio in classifica, poi il giorno dopo ci sarà l’arrivo a Sestriere con la scalata di cima Coppi al Colle delle Finestre salita durissima con lo sterrato.

Siamo al tappone finale con Contador sempre in rosa ma Aru si è avvicinato, si pensa al controllo da parte del corridore spagnolo ma invece attaccano ancora gli Astana con Landa, Aru ed è la prima volta che si vede un Contador in difficoltà, riesce a conservare la maglia rosa ma sull’arrivo di Sestriere e Fabio Aru a mettere la firma su una spettacolare gara e a entusiasmare i tanti tifosi accorsi sul percorso e all’arrivo.

Manca solo la passerella da Torino a Milano per Expo 2015, il pistolero ha messo in bacheca il suo secondo Giro d’Italia, una vittoria voluta e ottenuta più della sfortuna e delle cadute, abbiamo la conferma di avere un altro corridore per il futuro delle gare a tappe come Fabio Aru che sale sul secondo gradino del podio e una sopresa bellissima quella di Landa.

Ma a Milano a festeggiare non saranno solo i tre protagonisti della generale ma saranno anche Giovanni Visconti migliore scalatore in Maglia Azzurra, Giacomo Nizzolo vincitore della maglia Rossa classifica a punti e ancora Aru con la maglia bianca dei Giovani.

Per noi di Bike Show Tv un esperienza bellissima, un lavoro di squadra importante e per me una grande soddisfazione, era dal Giro d’Italia del 1990 quello vinto da Gianni Bugno che non partecipavo al Giro in modo completo, be li da corridore qui da inviato per le televisioni, in modo diverso ma la passione e l’amore per la bici è sempre quello. E non cambierà mai.

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