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Donna.Donna con Luisana di Fiore
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Donna.Donna con Luisana di Fiore
A cura di Giulia Deamina
Una vita all’insegna della passione: il ballo, una ballerina professionista in giro per il mondo! Campionessa mondiale nel 200 a Sarajevo! Tra teatri e tv, cambia la vita e prosegue gli studi nel campo del management! Si laurea a pieni vuoti e inizia un nuovo percorso nel settore dei trasporti ad alta velocità, dove ricopre il ruolo di Key account manager! ma le sfide non finiscono mai abbandona tutto e va in America dove concretizza in una community dedicata alle Donne i valori assorbiti da questa cultura affascinante.
Una donna intraprendente e da sempre impegnata nel sociale, parlaci di questa nuova join venture “Donna.Donna”, come nasce e quali sono i tuoi obbiettivi da raggiungere?
“Donna.Donna è una community di supporto e condivisione. Grazie alla collaborazione di tante Donne che vogliono mettersi in gioco riusciamo ad offrire ogni giorno tematiche e attività differenti, insieme anche a tanti contestdivertenti! È un mondo al femminile dove la Donna può sentirsi protagonista e al tempo stesso dare valore aggiunto ad altre Donne. Il tutto nasce da un sentimento di altruismo:share together, ovvero condividere insieme, e aiutare. È un modo per essere unite anche se distanti! Sentivo questo desiderio dentro di me e ho condiviso la mia idea con mia cugina Melania Cacace, nonché neo giornalista, e subito mi ha appoggiata. Lei è la mia spalla destra, il mio terzo orecchio e la mia parte mancante che mi compensa! Così il 1 Ottobre, data di nascita di nostra Nonna, che purtroppo è venuta a mancare quest’anno, abbiamo deciso di farle un omaggio inaugurando il primo post a lei: “Il ruolo dei nonni, oggi e ieri”! In 2 mesi siamo 1500 Donne e il nostro obiettivo è diventare la Community più grande in Italia! Ci piacerebbe rendere Donna.Donna anche un business model in modo da offrire servizi sempre più competitivi e di classe”!
Quando parliamo della DONNA si apre un mondo… Cosa ne pensi a riguardo?
“Senza le Donne il mondo non potrebbe andare avanti. Siamo un dono della natura, creiamo vita e dove c’è vita c’è speranza, energia, forza. Oggi la donna, riveste tanti ruoli: è mamma, moglie, figlia, lavoratrice, manager della casa, personal shopper per tutti i membri della famiglia e tanto altro! Un mondo complesso fatto anche di tanti sbalzi di umore… Ma abbiamo tutte una grande caratteristica che ci accomuna: sappiamo prenderci cura degli altri, anche più di quanto facciamo per noi stesse (spesso sbagliando)”.
Trovi cambiata la società nel corso degli anni?
“Progresso e regresso, tanti traguardi, più indipendenza…Ma noi Donne abbiamo ancora tante barriere da superare,come quella di poterci esprimere liberamente in tutto e per tutto. Siamo ancora troppo giudicate dalla società, e spesso proprio per questo abbiamo paura di essere noi stesse! Oggi siamo nella società in cui vieni valutata dai social, in cui vince chi ha più followers e likes…Un mondo virtuale che va oltre il reale. Ma attenzione, perché in ogni cosa ci vuole equilibrio! Ricordiamoci di non perdere mai la nostra identità! Donna.Donna si differenzia proprio perché dàspazio a tutte: ogni venerdì raccontiamo storie di Donne. Perché alla fine ognuna di noi ha la sua storia da raccontare”!
Luisana da poco ti sei trasferita negli Stati Uniti descrivici la tua esperienza nella conquista del sogno americano.
“Da piccola ho sempre viaggiato, un po’ perché era una ballerina professionista e mi ha permesso di muovermi tanto e dall’altro perché è la mia passione! Non sono mai stata legata a nessun posto ma qui in America c’è un pezzo del mio cuore. Qui ho trovato la mia identità, il mio essere, condivido pienamente la loro cultura, il modo di approcciare alla vita. Qui non esistono gerarchie, non esistono problemi ma soluzioni, qui ti senti libera di essere ciò che vuoi”!
Se dovessi fare un paragone tra le donne italiane e le donne americane, che modello preferiresti seguire?
“La Donna italiana per certi aspetti, anche se impegnata nel lavoro, è molto più legata alla famiglia. La donna americana mi sembra più “Sola”, indipendente in tutti gli aspetti della sua vita. Per esempio, noi italiane abbiamomolto il senso dell’organizzare insieme, viaggiare insieme, andare al ristorante con gli amici…Mentre loro non amanoessere vincolate agli altri e preferiscono la libertà e flessibilità! La donna italiana è molto empatica, apprensiva, anche un po’ problematica… La donna americana è molto più “easy”! Per esempio, noi siamo molto legate alla casa, mentre loro non hanno questa accuratezza. Penso che vivano molto meglio per certi aspetti! Anche nell’educazione dei figli c’è una forte differenza: noi italiane siamo davvero molto presenti e subito corriamo per aiutare i nostri piccoli. Le americane invece hanno questa capacità di renderli indipendenti già da piccoli. Personalmente mi piace molto il loro rapporto con i figli! Secondo me abbiamo tanto da imparare, ma sono certa che un giusto compromesso tra le due parti sarebbe un ottimo match”!
Un momento grottesco che ricordi con nostalgia?
“Ne ho tanto da raccontare, premetto che amo la complicità che si crea tra noi Donne! E in modo particolare con Valeria, una mia cara amica, potrei dire come una sorella, nonché collega e anche coinquilina. Abbiamo trascorso veramente tanti bei momenti insieme, tante risate e anche lacrime! Siamo entrambe napoletane e ricordo in modo particolare il primo periodo in cui ci siamo traferite a Milano. Eravamo giovanissime e ne abbiamo combinate davvero tante. Ricordo che un giorno dovevamo andare all’Asl per prenotare il medico di famiglia… Era agosto, faceva caldo, e c’era tantissima gente in attesa, ma non volevamo aspettare tutte quelle ore… Quindi mi venne in mente un’idea per superare la fila, così senza pensarci presi il numero per le donne in gravidanza, e le dissi: “Vale, simula che sei incinta!” Lei all’inizio era perplessa e ricordo che mi rispose, ridendo: “Ma perché non puoi essere tu incinta?” E io: “No non voglio esserlo, ahahaha fallo tu!” Alla fine accettò e non appena ci chiamarono un’addetta chiese “Chi è incinta?” Io subito risposti: “La mia amica!” Ma lei era talmente magra… Che non lo sembrava assolutamente! La signora, un po’ scossa, subito notò: “Ma non si vede affatto!” E io risposi così, senza pensarci troppo, “L’ha saputo da poco!”. Alla fine saltammo la fila e ancora oggi ne ridiamo, seppur riconosciamo di essere state un po’ sconsiderate”!
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