Una corretta alimentazione in adolescenza è di fondamentale importanza per ottenere un buon livello di sviluppo fisico e mentale e per migliorare la possibilità di conservare da adulto una buona salute. Il regime alimentare in adolescenza deve essere personalizzato in base al sesso, all’età, al peso, all’attività fisica ed al ritmo di crescita, fattore quest’ultimo che presenta un’ampia variabilità sia a seconda della predisposizione dei singoli individui, sia a seconda del periodo che il soggetto sta attraversando. L’età evolutiva è una condizione particolarmente delicata, in cui si rischia facilmente di sbagliare per difetto o per eccesso l’apporto di nutrienti.
I criteri generali per un’alimentazionenell’adolescenza sana e adeguata sono quelli della dieta mediterranea, in particolare:
limitare i grassi animali
limitare il sale ed i fritti
limitare la carne rossa ed i salumi
limitare lo zucchero, i gelati grassi, le merendine, e le bevande zuccherate ed i dolciumi specialmente se il giovane è in eccesso di peso.
aumentare il consumo di pesce di vario tipo
controllare ma non limitare il consumo dei formaggi, latte e yogurt
inserire settimanalmente almeno 2 uova
usare cereali preferibilmente integrali, legumi secchi e freschi anche insieme ai cereali come piatto unico
frutta e verdura fresca di stagione di vario tipo e colore
assolutamente da evitare vino, birra e alcolici
mangiare senza fretta ad orari regolari
distribuire la razione quotidiana in tre pasti e due spuntini con una buona colazione
ESEMPIO DI PROGRAMMA ALIMENTARE ADATTO AD UN ADOLESCENTE-TIPO (STUDENTE NORMOPESO CON MODERATA ATTIVITÀ FISICA)
La prima colazione è un pasto molto importante per iniziare la giornata con il giusto apporto di energia e senza appesantirsi, e ne andrebbe consumata una a base di latte o yogurt non grassi, pane fresco o tostato, oppure fette biscottate, o cereali integrali, miele o marmellata, frutta.
Lo spuntino di metà mattina e la merendanel pomeriggio sono assolutamente raccomandabili per non arrivare ai pasti principali con un grande senso di fame che porti ad abbuffarsi. Ciascuno di essi fornisce il 5-7% delle calorie giornaliere. Per lo spuntino e per la merenda si può scegliere, secondo i gusti personali ed in base a quanto si è mangiato rispettivamente a colazione o a pranzo, tra un frutto fresco o uno yogurt magro alla frutta, una fetta di torta di mele o di torta allo yogurt, qualche fetta biscottata o un pacchetto di cracker integrali, una merendina industriale non grassa, un panino al prosciutto o al formaggio magro.
Pranzo e cena devono coprire ciascuno circa il 35% delle calorie giornaliere. Per pranzo si possono consumare un piatto (80-100 g) di spaghetti o di riso conditi semplicemente con pomodoro fresco, olio di oliva extravergine ed un po’ di formaggio grattugiato, un po’ di prosciutto magro, di bresaola, di pesce, di pollo, di tacchino, di coniglio, di carne rossa magra, di formaggio fresco o un uovo, verdura possibilmente cruda e frutta di stagione.
Per cena sono consigliati un minestrone di legumi e verdure varie di stagione, un piatto proteico differente da quello consumato a pranzo, verdura e frutta di stagione. È importante la rotazione del secondo piatto nell’arco della settimana, nel rispetto, per quanto è possibile e ragionevole, dei gusti individuali.
È anche importante riuscire a essere elastici nella gestione dei pasti, variando, compensando ed integrando: ad esempio se la colazione è stata scarsa e/o vi è stata una buona attività fisica, lo spuntinodel mattino sarà sostanzioso, viceversa basterà una spremuta se la colazione è stata abbondante; lo stesso discorso vale per lo spuntino del pomeriggio, che sarà ridotto se il pranzo è stato abbondante e che invece sarà abbondante se il pranzo è stato scarso.
I fuori pasto sono entrati nelle abitudini alimentari dei giovani: se aggiunti alla normale dieta e utilizzati con giudizio (ovvero se consumati occasionalmente e qualitativamente appropriati) non sono dannosi, ma sono calorie superflue da conteggiare e compensare. Sono però da evitare i fuori pasto con panini ricchi di grassi, patatine fritte, gelati con un eccesso di grassi, zuccheri ed additivi; sarebbe da evitare completamente l’abitudine di “mangiucchiare” davanti alla televisione e per noia.
INTEGRATORI
Se l’adolescenza è un periodo in cui si rischia di eccedere nel cibo consumato, altrettanto reale è il rischio di carenze nutrizionali, dato l’aumento del fabbisogno in particolare di protidi, di calcio e di ferro specialmente nelle femmine (a causa dell’inizio delle mestruazioni), per cui è indicato supportare con alimenti funzionali e/o con integratori i consueti apporti alimentari se essi risultano verosimilmente insufficienti:
integratori a base di acidi grassi polinsaturi omega-3 se il giovane assume poco pesce
integratori multivitaminici e mineralise il giovane assume pochi vegetali
integratori di calcio e vitamina D se il giovane assume poco latte, yogurt e formaggi
integratori di ferreo de il giovane assume poca carne.