A cura di Giovanni Mussini

Incontro Massimo al settimo piano del Pirellone di Milano, durante la conferenza stampa del progetto family village, lui esordisce dicendomi che sarà il padrino della manifestazione e che sinceramente avrebbe preferito essere intervistato da una bella donna, ma se non c’è di meglio possiamo procedere.
Ho lavorato con le più belle donne della televisione e del cinema italiano esordisce e stare vicino a una bella donna sul set mi riempie di adrenalina, mi fa sentire vivo e mi da la carica necessaria per continuare a fare il mio lavoro di attore.

boldiMassimo tralasciamo per un attimo le belle donne e parliamo appunto di cinema, è vero che il cinepanettone è in declino?
Sono già tre anni che il cinepanettone o se preferiamo chiamarlo film di Natale ha subito un inflessione, non si riesce più a capire cosa vuole il pubblico, ma se devo dirla tutta dobbiamo lottare oltre che con la crisi anche con il cambio generazionale che ha contribuito ad alimentare delle grosse lotte interne nella nostra professione e nel nostro ambiente.

Al giorno d’oggi diventa molto complicato produrre un film e metterlo sul mercato perché anche la rete ha contribuito ad ammazzare il cinema, in primis la pirateria contro la quale stiamo combattendo una battaglia difficile.

Ci sono siti dove è possibile scaricare addirittura il film del momento oppure vederlo on line comodamente da casa e questo fattore non contribuisce di certo ad incrementare gli incassi al botteghino.
Diventa sempre più difficile ormai trovare produttori che investono nel cinema italiano, è chiaro che se il ritorno economico è quasi nullo non vale più la pena investire in una pellicola.

È un momento difficile anche per me e per la mia carriera di attore, è tutta la vita che faccio questo lavoro, non posso di 3certo mettermi a fare altro sarebbe come chiedere ad un commercialista di fare il fruttivendolo, io amo il mio pubblico e il mio lavoro e non ho nessuna intenzione di andare in pensione, mi romperei le scatole a non far nulla tutto il giorno. Cercherò di capire cosa vuole il pubblico e mi adatterò di conseguenza è questo il mio obiettivo per il momento.

Forse la rassegnazione è l’ultima a morire ma la carriera cinematografica di Boldi negli ultimi tempi non è certo delle migliori, l’ultimo film “Matrimonio a Parigi” datato 2012 ha avuto risultati mediocri che lo hanno relegato ai margini del cinema italiano.
Sembra che il cipollino abbia recentemente chiesto a Christian De Sica ex compagno di cinepanettoni da 25 anni di tornare a lavorare insieme, quale sarà la risposta?
Il fatto è che Christian De Sica dopo lo sgancio da Boldi ha continuato a lavorare con ottimi risultati recitando anche ruoli drammatici come ne il Figlio più piccolo di Avati che gli è valso il David di Donatello e (voci di corridoio) sembra che la Rai lo volesse come conduttore del festival di Sanremo 2014.

Resto a parte, sembra che questa volta l’appello di Boldi non sia caduto nel vuoto, il produttore De Laurentis pare voglia rimettere insieme la triade (Boldi De Sica e il regista Neri Parenti) offrendogli una nuova possibilità di collaborare insieme, staremo a vedere se il cinema italiano è davvero in crisi come dice Boldi o se le vecchie formule funzionano.

Quello che mi lascia perplesso è una cosa sola, perché quando è uscito il film di Zalone (Cado dalle nubi) solo per citarne uno a caso, ho dovuto fare la fila al botteghino per comprare il biglietto e in sala non c’era un posto libero? non eravamo già in tempo di crisi?
Solo su una cosa sono d’accordo con lui, mai mollare, vedremo se ha ragione aspettando i prossimi Natali a venire sperando che nel frattempo non avvenga un ulteriore cambio generazionale.

Poi andiamo a pranzo insieme e davanti a un succulento piatto di Angus, Boldi ritorna ad essere quello che è sempre stato, un concentrato di battute e ironia che sono gli elementi che lo hanno da sempre contraddistinto nella vita e che lo hanno portato al meritato successo professionale.

111