A cura di Danilo Gioia
Ciao Patrick, allora iniziamo questa intervista parlando di te ragazzino prima di diventare un personaggio dello spettacolo, tu da ragazzino praticavi sport e avevi una grande passione giusto?
Sì da ragazzo ho corso in mountain bike anche i campionati italiani, raggiungendo pochissime vittorie ma diversi piazzamenti! È uno sport molto duro ed atleti come Dario Cioni e Marco Bui erano impossibili da battere allora! Correvo per la Merlin Oscar Moto Team di Padova.
Poi ho praticato surf da onda in giro per il mondo.
Dalle gare fino ad arrivare a disegnare biciclette, specialmente MTB?
La passione mi aveva spinto a progettare un telaio che ho prodotto dal ’95, che aveva il carro posteriore curvo in modo da assorbire gli urti. La grande soddisfazione è stata vederlo copiato e presentato da uno dei padri della MTB americana e successivamente vedere che in coppa del mondo era sempre sul podio negli anni successivi.
Quali sono state le tue soddisfazioni con la MTB?
Gli amici, l’avventura, fondare il marchio Elray nel ’95 e produrre tante bici sempre innovative, come faremo quest’anno in fiera a Padova.
Chi erano i tuoi idoli?
John Tomac, Ned Overend, e in Italia Danilo Gioia. Ooggi posso dire che sono onorato di aver trovato la sua collaborazione nello sviluppo del marchio e nelle future gare.
Ti ringrazio per il complimento.
Oltre che esperto di modelli di mtb sopratutto anni ’90 tu sei intenditore dei grandi campioni di quegli anni?
Sì, oltre ad averli incontrati nelle gare di quando ero agonista, spesso andavo da turista a vedere le prove di coppa del mondo. Bassano, Marostica, gli anni degli albori della MTB avevano un sapore speciale.
Come è avvenuto il passaggio dal mondo delle mtb allo spettacolo?
Mio padre si occupa di spettacoli e in fondo, da ragazzo più volte avevo pensato di voler fare l’attore per “rimorchiare” di più. Ero alla 24 h di finale nel ’99 a presentare le nuove ELRAY: una troupe di Montecarlo mi ha proposto di fare le interviste per il capodanno del 2000, così è avvenuto il mio cambio di lavoro.
E come è stato l’impatto con il GF ?
Il GF l ho fatto perché la tv di Monaco era fallita nel 2003 e ritrovatomi disoccupato a Roma a casa di un amico, nella ricerca di qualsiasi tipo di lavoro c’era stato anche un provino per il GF fatto per caso.
Che esperienza è stata per poi volerla rifare?
È stata un’esperienza magnifica!
L’ho rifatta per lavoro come concorrente quindi la seconda volta è stato più difficile e meno spontaneo. Nel 2004 era una vera vacanza tra amici.
Il secondo GF ti ha fatto conoscere una persona importante per la tua vita giusto?
Sì, il destino assurdo! Mai avrei pensato di potermi innamorare lì dentro, invece ho conosciuto Martina e oggi siamo una famiglia! E guardiamo Disney con Leone, nostro figlio!
Il ruolo di papà?
Bellissimo! Ho sempre desiderato essere papa! Penso di aver avuto questa vocazione sin da piccolo! Ho accudito tanti amici!
L’esperienza di striscia la notizia?
Dopo l’exploit del GF è stato un lavoro molto prestigioso in linea con il successo ottenuto. Cinque anni divertenti
Quale è il programma tv che avresti voluto fare?
Ho in ballo la produzione di programmi tv come vorrei farli, per cui incrociamo le dita.
Come sarà il tuo sogno futuro?
Voglio starmene con mio figlio, avere un po’ di terra e crescerlo sano nel verde mentre la mia compagna cucina le verdure che crescono nell’orto!
La mountain bike oggi per te?
Una grande passione. Mi piace l’evoluzione che ha avuto con il carbonio le ruote da 29 e le 11v. Seguirò la coppa del mondo del 2015
Cosa consiglieresti ai giovani di oggi?
Di fare MTB unita al surf e al motocross, e di allenarsi con la bici da corsa. La famiglia e i genitori.
Progetti futuri?
Un po’ di Tv e un po’ di MTB. Ho ripreso le redini della Elray ed ora sto lavorando insieme a un gruppo affiatato di persone, tra cui Danilo Gioia, Massimo Poli, Gip delle Iene. Mi piacerebbe renderlo il miglior marchio in Italia per la costruzione di biciclette da coppa del mondo.
Grazie Patrick e in bocca al lupo per tutto.
Crepi e grazie a voi