Sbarro Institute for Cancer Research and Molecular Medicine and Center of Biotechnology College of Science and Technology – Temple University

Dott. Giordano, lei è un grande ricercatore di fama internazionale e ricopre numerosi e prestigiosi ruoli medici e universitari volti alla ricerca oncologica e genetica, in italia e sopratutto nella città in cui attualmente vive, Philadelphia. come riesce ad organizzare tutti i suoi impegni da una parte all’altra dell’atlantico? 

Man mano che aumentavano i miei impegni ho imparato ad organizzare sempre meglio il mio tempo. Comunque, devo ammetere che al mattino mi sveglio molto presto ed in questo modo le mie giornate si allungano. In ne, mi ritengo fortunato a vivere negli Stati Uniti perché tuttosi svolge all’insegna dell’ef cienza. Se per esempio mi occorre un reagente riesco ad ottenerlo nella stessa giornata in cui ho fatto partire l’ordine.

Da molti anni sta portando avanti una grande battaglia verso la sensibilizzazione al problema della “terra dei fuochi” e in particolare al problema dell’inquinamento ambientale collegato all’aumento delle malattie tumorali. pensa che il fenomeno sia solo in campania oppure è molto più diffuso? 

A mio modo di vedere il problema “ri uti tossici” ha una portata mondiale. La Campania, da piu’ parti additata come la terra dei veleni italiana, rappresenta solo la punta dell’iceberg di un problema vastissimo che si tende ancora a minimizzare. In effetti vi sono molte citta’ italiane ad essere colpite dalla medesima sorte. Un esempio è Brescia che smaltisce 57 milioni di metri cubi di ri uti tossici, molti di piu’ rispetto a quelli della provincia di Caserta dove se ne smaltiscono 10 milioni.

Brescia è una città attorniata da cave piene di amianto, pcb, metalli ferrosi e circa il 50 per cento dei rottami dell’industria siderurgica ha trovato posto proprio in tutta la provincia di questa città. Solo che a parlarne sono pochi. Anche nel novarese sono stati ritrovati, in una cava idrocarburi, piombo ed altri veleni.

Si tratta di realtà silenziose rispetto a quella della Campa-nia dove le associazioni di cittadini sorte spontaneamente, la Chiesa, la stampa più indipendente si sono ribellate al silenzio assordante delle Istituzioni politiche ed amministrative. Hanno sollevato un coperchio che da anni copriva lo scempio dell’inquinamento ambientale.

In questo modo sono diventate di pubblico dominio tante verità ed, ancora oggi, si lotta per non spegnere i ri ettori sul problema. L’obiettivo è sempre quello di salvaguardare la salute umana. Ritengo che per arginare il problema dei ri uti tossici lo Stato italiano dovrebbe adoottare una maggiore trasparenza. I cittadini dovrebbero essere resi partecipi dei dati relativi ai ussi dei ri uti industriali, al loro monitoraggio e ai dati dei registri dei tumori.

suo padre Giovan Giacomo Giordano è stato un grande medico e ricercatore, lei gli ha dedicato il suo ultimo libro, ma sappiamo che appunto, suo padre fu tra i primi a denunciare l’inquinamento ambientale collegato alle malattie tumorali, erano gli anni settanta, come venne trattato dalla comunità scientifica e politica di quel tempo?
Mio padre è stato autore del libro “Salute e Ambiente in Campania” edito, nel 1977, da Politica Meridionalista, nel quale aveva esplicitato, in maniera divulgativa i risultati gia’ esposti in sede scienti ca a Cremona in occasione della “International Conference on Ecological Perspectives on Carcinogens and Cancer Control” nel 1976.
Aveva tracciato una mappa della nocivita’ nella provincia di Napoli, evidenziando come ad una maggiore esposizione a sostanze tossiche corrispondesse una maggiore possibilita’ di contrarre patologie rispetto agli abitanti di zone meno industrializzate. L’indagine di mio padre si focalizzava sull’inquinamento delle città, pre gurando la catastrofe per l’uomo qualora l’avanzata tecnologica in genere non fosse stata opportunamente regolata.
Il suo monito rimase inascoltato dalle Istituzioni politiche anche rispetto alle gravi condizioni di lavoro di molti lavoratori privi di misure protettive nell’ambiente scientico, invece, fu sempre apprezzato perché fedele alla propria coscienza e alla sua professione di medico.

Il suo ultimo libro “monnezza di stato” ha venduto migliaia di copie, scritto con il giornalista di Skytg24 paolo chiariello, vanta la prefazione illustre del procuratore nazionale antimafia Franco Roberti. Come nasce l’idea di scrivere questo libro e cosa deve aspettarsi il lettore da questa opera?
Con il giornalista di Skytg24 Paolo Chiariello, abbiamo pensato di rendere note le nostre conoscenze. In particolare mi premeva evidenziare che il problema dei ri uti tossici non e’ una questione degli ultimi anni, ma un’emergenza remota, risalendo ad oltre quarant’anni fa. Mi inquieta pensare che già nel 1977 il professor Carl Henry Oppenheimer, uno dei maggiori esperti mondiali nel campo dello studio e della protezione delle acque, docente di scienze marine all’Università del Texas denunciava una sitauzione gravissima per il Golfo di Napoli ed incitava le Istituzioni dell’epoca a non pedere tempo.

Sappiamo che è un grande tifoso del napoli (da napoletano), oltre ad essere un grande amico del presidente aurelio de laurentis. pensa che quest’anno sia arrivato il momento dello scudetto?
Sono un grande tifoso del Napoli e in quanto napoletano sono anche un po’ superstizioso. Per scaramanzia preferisco non pronunziare la parola. Dico semplicemente: Forza Napoli!