A cura di Giovanni Caimano MussiniIncontro Jerry Calà direttamente al Vita Smeralda di Poltu Quatu in Sardegna, locale che ha ereditato il nome dall’omonimo film da lui scritto, diretto e interpretato nel 2006 e locale che lui stesso ha inaugurato nell’estate del 2011 al cospetto di parecchi amici Vip sfidando la crisi economica che allora iniziava ad incidere anche sulle presenze dei turisti in Costa Smeralda.
È il 16 di agosto, sono le tre del mattino e lo show man sta cantando l’ultima canzone prima di salutare il pubblico che non ha nessuna intenzione di lasciarlo scendere dal palco, la sua performance live accompagnato dalla sua band è durata quasi due ore, 120 minuti di puro intrattenimento musicale costruito su un repertorio sapientemente ricercato, un viaggio musicale che ci riporta indietro nel tempo, che ci tocca nell’anima, nei ricordi, e nei sentimenti con brani come “sapore di sale”, “la pelle nera” e “abbronzatissima”.
Al Vita Smeralda esordisce Jerry ancora adrenalinico per lo spettacolo appena terminato con qualche lieve segnale di stanchezza sul volto ma contento della serata, ci si diverte davvero, si crea un rapporto con il pubblico molto intimo, io stesso mi diverto con loro e insieme a loro a cantare le canzoni con le quali sono cresciuto, che mi hanno accompagnato nei film e nella vita e tra un brano e l’altro mi piace rievocare gli aneddoti che mi sono successi durante le riprese dei miei film più popolari.
Il mio, continua Jerry in modo ironico, è uno show che è stato ufficialmente dichiarato dal WWF un evergreen DOC perché lo spettacolo in sé stesso abbraccia tante generazioni 20enni 30enni 50enni 70enni. Nel corso degli anni ho trovato una formula di spettacolo che funziona tantissimo e che mi dà molte soddisfazioni non solo qui in Costa Smeralda ma anche nei locali di tutta Italia, in primis la Capannina di Forte dei Marmi dove mi esibisco ogni mercoledì.
Dal 2011 ad oggi mi sono dato parecchio da fare per incrementare l’immagine del locale e nonostante le difficoltà rilevate sul percorso dovute soprattutto alla crisi economica posso dire di essere riuscito a centrare l’obiettivo che mi ero fissato due anni fa, cioè quello di accrescere continuamente la presenza di pubblico che come avete potuto vedere qui non manca di certo.
Sono soddisfatto del risultato ottenuto perché, nonostante il momento difficile, non ho mai mollato e ho continuato a lavorare faticosamente per amore del mio lavoro e di questa meravigliosa terra, la Sardegna che ho nel cuore.
Mentre il publico sfolla e le luci del locale si spengono mi accorgo che intorno a noi si è radunata una piccola folla di fans che silenziosamente assistono all’intervista, io guardo Jerry negli occhi e gli faccio l’ultima domanda che si discosta un po’ dalle domande fatte precedentemente ma che ha comunque attinenza all’andamento del locale: che cosa suggeriresti per abbattere i costi che incidono maggiormente sul turista per raggiungere l’isola? Chiederei agli albergatori, ai ristoratori e in particolar modo alle compagnie aeree e navali di darsi tutti una calmata risponde lui in modo da favorire il turismo.
Saluto Jerry con una stretta di mano e mentre lo ringrazio per la disponibilità dimostrata durante l’intervista lui mi accenna un’ultima cosa: se volete tornare qui domani sera a rivedere lo spettacolo siete i benvenuti perché domani è un altro giorno e io sarò ancora su quel palco con molta più energia di stasera, libidine, doppia libidine mormora mentre torna in camerino e ci sorride divertito.