Antonio Vandoni è il direttore artistico musicale di Radio Italia solo musica italiana e Radio Italia TV. Dal 2010 ha curato anche la direzione artistica di più di 400 eventi musicali live dall’auditorium interno e nelle piazze di tutto il mondo a New York, Toronto, Montreal, Buenos Aires, Santiago del Cile, Montevideo, Melbourne, Germania (campionati del mondo di calcio 2006), Pechino (olimpiadi 2008), Johannesburg (campionati del mondo di calcio 2010), Polonia/Ucraina (campionati europei di calcio 2012), Londra (olimpiadi 2012).
La sua carriera radiofonica ha inizio nei primi Anni 90 come responsabile della promozione radiofonica e televisiva, locale ed internationale per la Dischi Ricordi (U2, Depeche Mode, Gianna Nannini, Antonello Venditti, Fabrizio De André, Marco Masini, Gino Paoli, Pierangelo Bertoli).
In seguito è responsabile della promozione radiofonica e televisiva local per la BMG Ariola (Eros Ramazzotti, Gianni Morandi, Pino Daniele, Luca Carboni, Giorgia, Gigi D’Alessio, Samuele Bersani, Daniele Silvestri).
Fino al 2010 è Responsabile dei Rapporti con le Case Discografiche per Radio Italia solo musica italiana e Video Italia e dal 2002 al 2010 è in giuria del Premio Video Clip Indipendente del Meeting delle Etichette Indipendenti M.E.I.
Ospite come opinionista musicale al Festival di Sanremo (Rai1) nel 2005, ad Amici (Canale 5) e ad X Factor (Rai 2) nel 2008, 2009 e nel 2010, anno in cui ha registrato 5 puntate di casting di X Factor (Rai 2) con Mara Maionchi.
Nel 2011 e nel 2013 è Giurato alle Targhe Tenco e nel novembre 2011 è docente al Master della Comunicazione musicale all’Università Cattolica di Milano.
Dal 2011 è docente ad Area Sanremo che determina i 2 Giovani partecipanti del prossimo Festival di Sanremo
Dal 16 Aprile 2012 cura la nuova Area Musica Italiana nel sito www.affaritaliani.it con sezioni dedicate alla musica live, recensioni, interviste, classifiche, news, etc. Nel 2012 e’ stato inoltre Direttore Artistico del Festival di Musica Italiana che si è svolto al Teatro Christ The King Center Middle Village di New York e sarà giurato per i finalisti di Superstage del M.E.I (Meeting Etichette Indipendenti) a Faenza.
Da Settembre 2012 fa parte dell’autorevole panelist di Usonghttp://www.usong.it, un importante portale nato per individuare nuovi autori ed artisti e nuove canzoni da proporre agli addetti ai lavori della discografia italiana ed internazionale.
Dal mese di Marzo ad Agosto 2013 ha collaborato con il portale libero.it con una sua rubrica musicale.
Il 3 ed il 14 Novembre scorso era in giuria nella semifinale e finale in diretta nel programma “Io Canto” (su Canale 5).
Il 23 Febbraio scorso era ospite a “Domenica In” su RAI 1 come opinionista del Festival di Sanremo 2014.
Ha partecipato inoltre come Presidente di giuria e direttore Artistico e docente per una serie di importanti Festival canori, concorsi e contest televisivi.
Infine collabora come consulente musicale e manager per diversi artisti e band emergenti.
Una carriera, quella di Antonio Vandoni, cominciata proprio all’interno dello staff di Radio Italia 25 anni fa. Rientrato a Radio Italia nel 2000 come responsabile dei rapporti con le case discografiche, ampliando ulteriormente i suoi incarichi, grazie all’editore dell’emittente radiotelevisiva, Mario Volanti, che lo ha poi nominato direttore artistico musicale.
Accanto a Radio Italia, Antonio Vandoni ricopre il suo ruolo anche per Radio Italia TV, che è visibile in buona parte del mondo, nonché sul Digitale Terrestre.
Radio Italia è tra i network più ascoltati in Italia e grazie allo streaming sul suo visitatissimo sito web, è seguita in tutto il mondo. La dinamicità di una radio non è cosa facile da creare, anche considerando che la stessa dai più viene considerata quale strumento di compagnia.
Quale segreto ha per smuovere questo concetto ma sopratutto essere diversi delle altre radio?
L’idea geniale che ha avuto 32 anni fa il nostro Editore Sig. Mario Volanti è stata quella di creare una radio completamente diversa da tutte le altre. Una radio di solo musica italiana, dove la gente che voleva ascoltare solo le canzoni che poteva capire e cantare testi in italiano. Se poi si considera che quest’intuizione l’ha avuta negli anni in cui le radio e il mercato proponevano solo musica straniera, è certamente stata un’idea geniale, se non folle… Il mio lavoro è consequenziale a quest’idea, basta rispettare la linea editoriale, seguire il gusto dei nostri ascoltatori e stare attento anche a quello che il mercato discografico propone.
Siete presenti ogni anno al festival di sanremo, lo trova cambiato rispetto al passato?
Radio Italia segue da quando è nata il Festival di Sanremo che è cambiato molto negli ultimi dieci anni. Il Festival è sempre più un programma televisivo, dove si prediligono schemi ed esigenze televisive, più che per le canzoni. Per la prossima edizione, però, grazie alla Direzione Artistica e la conduzione di Carlo Conti (che viene dalla radio…) confido, anzi sono certo, che si tornerà a dare più importanza alle canzoni e agli artisti.
C’è qualche artista dal passato che gli piacerebbe vedere sul palco il prossimo anno?
Sì, Alberto Fortis, un grandissimo artista che secondo me ha ancora molto da dire. E poi tutti quegli artisti che a Sanremo ci sono andati, ma adesso per loro scelta strategica non ci vanno più, tipo Carmen Consoli e Giorgia. Mi piacerebbe anche vedere su quel palco Edoardo Bennato che non ha mai partecipato come concorrente, ma solo come ospite e meriterebbe una consacrazione e più attenzione mediatica.
È recente la notizia che in america le radio “solo web” hanno battuto per totalità di ascolti le radio in fm. Le web radio sostituiranno le radio locali?
Secondo me sì, anche se non nel prossimo futuro. L’Fm è ancora troppo radicata negli standard europei e non siamo ancora strutturati per sostituirlo con solo una rete web.
Fin da ora, tramite l’iphone e altri apparecchi è possibile ascoltare web radio a casa, in ufficio e persino in spiaggia senza avere il computer acceso. L’audio può essere amplificato attraverso stereo portatili. Le web radio hanno più libertà delle radio fm?
Certamente le App sono un mezzo per ampliare le possibilità di fruizione su altri supporti audio, ma come detto, mi piace pensare che servono per allargare il bacino d’utenza, in piena libertà certo, ma non di sostituirlo.
Dicono che il futuro sarà il mondo web, radio italia passera anche sul web? Cosa ne pensa al riguardo?
Tranne il discorso dell’FM, che come detto per ancora un po’ di tempo non verrà sostituito dal web, internet è il presente non è il futuro. La piattaforma sul web di Radio Italia è da tempo presente, anzi è da tempo leeder delle utenze dei Network radiofonici, su tutti i Social e il nostro sito web è visitatissimo, grazie all’immensa offerta di contenuti che propone.
Il concerto di radio italia nel cuore della metropoli milanese di piazza duomo, che vede ogni anno tantissimi artisti di fama nazionale e internazionale, rimarrà solo in italia o pensate di esportarlo anche all’estero dato i numerosi ascolti?
Negli ultimi 15 anni abbiamo fatto concerti di musica italiana in tutto il Mondo (Cina, Brasile, Canada, Nord e Sud America, Europa, Sudafrica…) e non escludo che ne faremo altri, vista l’enorme richiesta di musica italiana che riceviamo ogni giorno.
Cosa ha fatto poi “catapultare” in maniera energica nel mondo musicale e artistico in genere?
Mi piace la musica in generale. Amo questo lavoro perché mi piace vedere realizzato il sogno di giovani artisti, contribuendo al loro successo. Era così anche quando facevo il discografico. Io non so cantare e non conosco una nota musicale, ma intuisco il potenziale commerciale della musica e mi piace valorizzare il talento altrui.
Spesso è presidente di giuria in vari concorsi nazionali di canto, cosa manca ai giovani di oggi?
Personalizzazione delle loro voci o delle canzoni che propongono. Spesso si rifanno o imitano addirittura a cantanti che hanno già successo. È il peggior errore. E poi manca l’umiltà di dover fare la famosa “gavetta”, non c’è più la disponibilità a fare quel percorso artistico, che è obbligato.
Che consiglio darebbe a una band emergente che vuole farsi notare in Italia?
Le band ultimamente hanno sempre più considerazioni da parte degli addetti ai lavori. Consiglio, tenacia e umiltà. Non bisogna mollare mai, crederci nel proprio progetto senza volare troppo alti e lavorare.
Quale sono i passi che un artista emergente dovrebbe seguire per arrivare al successo?
È banale dirlo, ma come detto bisogna necessariamente fare tutto il percorso, fatto di esperienze, di sacrifici, porte in faccia e pazienza, tanta pazienza. Scrivere canzoni, o cercare quelle più adatte a loro, sale prova, provini, live, tanto palco…
Chi è il suo cantante preferito?
Ne ho diversi che metterei in cima tra i miei preferiti: Jovanotti, Tiziano Ferro, Cesare Cremonini e Tiromancino.
Oltre la musica, quali sono le sue passioni?
Viaggiare e giocare a calcio (portiere).
Qual è il suo motto nella vita?
Parlo poco, ma ascolto molto.
Per i nostri lettori e gli ascoltatori di radio italia si sente di trasmettere qualcosa?
Fate della musica un’esigenza fisiologica.