Jet Set Diet, La Dieta Sirt con Dott. Davide Spalla 

In questo numero parleremo di questa dieta che sembra essere LA PANACEA DEL DOVRAPPESO.

Si compone di due fasi:

La prima, della durata di una settimana, prevede una riduzione calorica giornaliera a 1000 kcal per i primi tre giorni. Il “menù” di questa prima fase prevede tre centrifugati (sedano, cavolo, rucola, prezzemolo, tè verde) e un solo pasto solido, sempre con cibi ricchi di sirtuine: qualche esempio potrebbero essere il petto di pollo, le uova, il tacchino, accompagnati da verdure. Dal quarto al settimo giorno le calorie giornaliere salgono a 1500, con due succhi e due pasti solidi, sempre con cibi “Sirt” con una perdita media di 3, 3,5 kg. 

La seconda fase, detta di mantenimento, dura 14 giorni e prevede la perdita di peso più importante. I pasti solidi diventano 3, insieme a un centrifugato al giorno. 

Principali cibi sirt: CAVOLO, CAPPERI,CIPOLLA ROSSA E RUCOLA:GRAZIE ALLA PRESENZA DI KAEMPFEROL E QUERCETINA STIMOLANO LE SIRTUINE.

SEDANO PEPERONCINO E RADICCHIO: ATTIVANO LE SIRTUINE GRAZIE ALLA LUTEOLITINA.

NOCI: È L’ACIDO GALLICO A STIMOLARE LE SIRTUINE.

OLIO EXTRAVERGINE D’OLIVA: OLEUROPEINA ED IDROSSITIROSOLO STIMOLANO LE SIRT.

CACAO:SI INTENDE QUELLO FONDENTE, GRAZIE ALL’ELEVATA CONCENTRAZIONE IN EPICATECHINE. 

THE VERDE MATCHA: contenente EPIGALLOCATECHINA antiossidante che conferisce protezione nei confronti dei raggi UV  e molto altro.

PREZZEMOLO: contiene MIRIGENINA, potente antiossidante e APIGENINA, flavonoide deputato alla rimozione dei prodotti di degradazione dell’emoglobina responsabili del colore blu delle occhiaie. 

FRAGOLE E MELE: contengono FISETINA, potente regolatore del ciclo cellulare, agisce in sinergia con il RESVERATROLO, contro gli effetti dell’invecchiamento.

CURCUMA: contenente  CURCUMINA, antinfiammatorio per eccellenza.

Non ha particolari controindicazioni, tuttavia si tratta di un regime fortemente ipocalorico e con un contenuto molto basso di carboidrati perciò, se viene seguita per brevi periodi di tempo, non dovrebbe creare grossi problemi. tuttavia, l’eccesso di determinate verdure, come il cavolo, la verza, il sedano e le mele, possono a lungo andare alterare in senso infiammatorio lo stato di salute intestinale a causa della fermentazione prodotta.Sono quindi sconsigliate in coloro che soffrono di colon irritabile.Inoltre i frullati di vedute presentano minori concentrazioni di vitamine e nutrienti rispetto al frutto/vegetale integro, oltre ad avere un indice glicemico decisamente più elevato( a causa della maggiore disponibilità) ciò si traduce in un minor contenuto di fibre, amilasi salivarie ed un marcato aumento dei livelli di fruttosio.

Per i cultori del fitness è sconsigliata, vista la quota proteica irrilevante, il che porterebbe ad ottiene un catabolismo repentino, specie dopo sessioni di allenamento altamente depletive. Sui vantaggi c’è da dire che, come ogni dieta, impone un certo rigore e una restrizione calorica per cui è quasi scontato che il peso scende, anche se per lo più la diminuzione è a carico della massa magra.

Più delle sirtuine il merito andrebbe alla restrizione calorica, che è stato dimostrato avere effetti benefici sul processo di invecchiamento cellulare, sul calo dei livelli insulinici e sull’abbassamento dei markes infiammatori. Questo tipo di dieta non ha alcun fondamento scientifico, quindi è comunque bene rivolgersi a un medico o a uno specialista prima di prendere l’iniziativa.

COMBATTERE I GONFIORI INTESTINALI CON LA COTTURA IDONEA

Considerata dietetica, leggera e digeribile la bollitura delle verdure è una delle tecniche più utilizzate soprattutto in regimi dietetici particolari. Elimina il rischio di tossinfezione, quindi particolarmente indicata nei bambini e anziani, utilizzata in sofferenti di malattie renali per ridurre il contenuto di sali minerali. Indicata a chi soffre di stipsi in quanto consente di aumentare l’apporto di fibre con effetto-massa. 

Ma qual è l’altra faccia della bollitura? Essa aumenta la fermentazione intestinale. Per chi soffre di gonfiori, digestione lenta e pigrizia intestinale consumare verdura lessa, non necessariamente migliora i sintomi. Anzi gli ortaggi bolliti sono imbevuti di acqua il che li rende meno digeribili. Inoltre non stimolano la funzione epato-biliare e hanno un carico glicemico più alto di quelli crudi. Le fibre che alcuni di essi contengono, nei soggetti che soffrono di colite  o quelli affetti da contaminazione batterica dell’intestino tenue fermentando nell’intestino creano meteorismo e rallentano il transito.