QUESTO MESE PARLIAMO DI UNA PATOLOGIA SUBDOLA, CHE PUÒ ASSUMERE LE SEMBIANZE DI UNA SEMPLICE DEBOLEZZA MUSCOLARE OPPURE DI UNA DEPRESSIONE, INGANNANDO MOLTE VOLTE CHI CERCA DI ESEGUIRE UNA DIAGNOSI APPROPRIATA..SI TRATTA DELLA FIBROMIALGIA: LETTERALMENTE DAL GRECO DOLORE (ALGOS) DERIVANTE DAI MUSCOLI (MYO) E DAI TENDINI(FIBRO).
A livello percentuale colpisce le donne 9 volte di più rispetto agli uomini. Sicuramente ognuno di noi avrà conosciuto una persona, molto spesso avanti con l’eta che tende a lamentarsi di continuo apparentemente di dolori inesistenti, apatica e svogliata, con disturbi del sonno che spesso etichettiamo come persona che “ si piange addosso?”. Ebbene questi sintomi in realtà potrebbero essere un primo indizio della FIBROMIALGIA. Tutt’ora si conosce poco di questa vera e propria sofferenza, gli studiosi ritengono che si possa ricondurre ad un’amplificata conduzione dello stimolo doloroso, insieme ad altri disordini biochimici endocrini ed immunitari . La malattia può insorgere in seguito ad uno stress traumatico oppure ad un’infezione, tuttavia può anche rivelarsi asintomatica.
Il paziente non riescie a trovare un conforto nemmeno dalle persone a lui più vicine, proprio perché non esistono screening specifici per diagnosticare tempestivamente e molto spesso occorrono anni per poter arrivare a prendere in considerazione la possibilità che il soggetto sia Fibromialgico. La lunghezza dell’iter diagnostico(dovuto a mancanza di test specifici e a diagnosi differenziali che portano spesso verso altre patologie similari (artrite reumatoide, Les,morbo di Paget ecc…), l’alienamento sociale e la costante lotta contro i dolori quotidiani portano spesso la persona che ne soffre a sviluppare una vera e propria depressione.Nel 1990, l’American College of Rheumatology (ACR) ha stabilito due criteri per la diagnosi di fibromialgia:
DOLORE DIFFUSO DELLA DURATA DI ALMENO TRE MESI; DOLORABILITÀ POSITIVA ALLA PALPAZIONE DIGITALE IN ALMENO 11 DEI 18 TENDER POINTS.
Per tender points si intendono del punti del corpo che alla palpazione provocandomi dolore solo in soggetti fibromialgici.
Questo in concomitanza con un’accertamento del pannello chimico di alcuni importanti marcatori sanguigni (CPK, VES ALT, PCR…ecc).
Una volta accertata la diagnosi, quali sono le cure attualmente disponibili?
Il pregabalyn, analogo del GABA è stato il primo farmaco approvato dalla FDA per la cura della FIBROMIALGIA attualmente disponibile in Europa, insieme alla duloxetina (SSNRI). Ma anche farmaci ad azione miorilassante, ed ovviamente antifiammatoria. questo “stack” di farmaci consente di tenere a bada e migliorare la rigidità motoria, l’astenia e la qualità de sonno. Tuttavia essendo un cocktail di farmaci che agiscono prevalentemente sull’equilibrio dei Vari neutrasmettitori implicati, è facilmente intuibile che il paziente non sia esente da effetti avversi anche di una certa rilevanza.
Ultimamente diversi studi si sono orientati sulla terapia cognitivo-comportamentale, atta a migliorare l’aspetto depressivo della malattia, tramite terapie psicologiche mirate, realmente efficaci però, se associate ad attività fisica moderata ma costante ed a sedute di TENS. In questo modo il paziente tramite una presa di coscienza riesce a controllare e convivere più facilmente con la FIBROMIALGIA. Una recente novità, arriva in ambito dietetico: l’approccio alimentare infatti si è visto essere fondamentale per ridurre i fattori scatenanti il dolore nel gioco pazienti fibromialgico:
Alimenti additivi ed edulcoranti da evitare:
ASPARTAME: già sotto l’occhio dei riflettori da diversi anni per le sue “presunte proprietà cancerogene”.L’aspartame è un edulcorante artificiale a basso tenore calorico, con un potere dolcificante di circa 200 volte superiore rispetto a quello dello zucchero. In Europa è autorizzato l’uso, a determinati livelli, in: bevande, gomme da masticare, prodotti lattieri, di pasticceria, dietetici e per il controllo del peso, oltre ad essere impiegato come edulcorante da tavola. Nell’ultima riunione organizzata il 9 aprile dall’Efsa, esponenti dell’industria hanno precisato che l’uso di aspartame in Europa si va riducendo a favore di altri edulcoranti.
Relativamente alla FIBROMIALGIA l’aspartame aumenta la percezione di dolore aumentando un ricevitore di dolore del sistema nervoso chiamato ADDITIVI ALIMENTARI IN PARTICOLARE MSG E NITRATI: il MSG ha gli stessi effetti dell’aspartame sulla fibromialgia. Questi sono trovati in alimenti orientali.
SOLANACEE: (pomodori, melanzane, patate, peperoni): questa classe di verdure in taluni soggetti possono scatenare reazioni di intolleranza che a loro volta possono riversarsi negativamente sulla percezione del dolore, amplificandolo.
Il problema del dolore muscolare potrebbe essere amplificato dalla carenza proteica della dieta, inoltre, si è dimostrato che la drastica riduzione dei grassi saturi alimentari porta ad un miglioramento dei sintomi.
La dieta deve essere molto equilibrata rispettando la giusta distribuzione percentuale tra carboidrati e proteine riducendo l’apporto di grassi.
Si consiglia dunque di evitare gli alcolici e ridurre il più possibile il caffé e lo zucchero, specie se bianco e raffinato, dunque anche i dolci, merendine, marmellate industriali e bevande zuccherine e succhi di frutta ma preferibilmente acqua, infusi, tisane; consumare cereali integrali (pasta integrale, riso, farro ecc…). Da eliminare tute le carni rosse favorendo il consumo di pesce, pollame, coniglio, uova, latticini e formaggi se non intolleranti.In conclusione attualmente non esiste un vero e proprio protocollo per questa patologia sotto diagnosticata, ma quello che è possibile fare è applicare in maniera sinergica tutti questi consigli in modo tale da adattarli al proprio stile di vita, non dimenticandosi che l’attivita Fisica tra tutte le soluzioni sopracitate rappresenta attualmente lo strumento più efficace per contrastare la mialgia e la sarcopenia progressiva.